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Expo Milano 2015, dalla gita in famiglia all’aperitivo

Editoriale di Giorgio Mulè
Nel solo mese di maggio, 2,7 milioni di persone hanno varcato i cancelli di Expo Milano 2015. Numeri degni di nota, che hanno giustamente entusiasmato coloro che in questa Esposizione, nonostante tutto e tutti, ci hanno creduto, a partire dal Commissario Unico Giuseppe Sala. “I risultati del primo mese ci dicono che questo risultato non riguarda solo i numeri”, è stato il suo commento. “Quella italiana è un’Esposizione sicura e gentile: è l’Expo delle famiglie, dai bambini fino ai nonni. La loro allegria è la miglior accoglienza per i turisti stranieri che stanno cominciando a giungere in Italia”.
Effettivamente, se vi è già capitato di visitare l’Expo, la prima cosa di cui vi rendete conto è che si tratta di un evento di forte richiamo per le famiglie, che in molti casi hanno sostituito la gita fuoriporta con questo “tour del mondo” in una giornata. Così come tantissimi sono i bambini – in gita scolastica, con gli accompagnatori delle colonie, in gita parrocchiale. Chi invece opta per il biglietto ridotto ed entra dopo le 7 di sera, l’Expo si presenta come luogo di “movida”, popolato per lo più da giovani alla ricerca della cena e dell’aperitivo “alternativi”, o, perché no, della serata in musica – tanti i padiglioni che, dopo aver chiuso i battenti, si trasformano in simil-discoteche.
Insomma, difficile dire se, tra i visitatori, si sta animando il dibattito sul tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. Di sicuro, però, questa Esposizione Universale è diventata, già nei suoi primi giorni, un posto “che piace”, valida alternativa alla gita domenicale o dove trascorrere una serata diversa, all’insegna del buon cibo. E, visti i preamboli, direi che già di questo possiamo essere soddisfatti.

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