giovedì, Aprile 25, 2024
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I Paesi Bassi donano 28 milioni di dollari per realizzare sistemi alimentari più resilienti in caso di crisi prolungate

Il Regno dei Paesi Bassi ha donato 28 milioni di dollari a sostegno del lavoro della FAO per aumentare la capacità di resilienza dei sistemi alimentari in Somalia, Sudan e Sud Sudan – che rientra in nuova iniziativa finalizzata a rafforzare la costruzione e lo sviluppo della resilienza nei paesi colpiti da crisi prolungate.

In tali contesti, gli interventi umanitari si concentrano spesso sulle necessità immediate e urgenti, come la distribuzione di ripari o aiuti alimentari.  Viceversa, l’iniziativa della FAO Programma di resilienza per la sicurezza alimentare e la nutrizione: costruire la resilienza dei sistemi alimentari in situazioni di crisi prolungate (FNS REPRO) mira a dimostrare che è possibile effettuare interventi di assistenza su larga scala incentrati sul rafforzamento a lungo termine dei mezzi di sussistenza, anche in teatri operativi instabili.

L’accordo di finanziamento è stato firmato lunedì dal Ministro per il Commercio Estero e la Cooperazione allo Sviluppo dei Paesi Bassi, Sigrid A.M. Kaag, e dal Direttore Generale della FAO Qu Dongyu, a margine dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite in corso a New York.

“Le regioni e i paesi colpiti da crisi prolungate dipendono spesso dagli aiuti umanitari e troppo spesso vengono considerati luoghi in cui lo sviluppo agricolo e rurale non può avvenire su larga scala. Il nostro lavoro dimostra esattamente il contrario”, ha affermato Qu. “Sappiamo bene che è possibile. Per questo motivo il progetto prevede un efficace programma di apprendimento, che consentirà di studiare esempi di casi di successo che possono essere replicati in altre comunità che affrontano sfide simili”.

“Questo è un importante passo avanti nel nostro sforzo collaborativo per consolidare la pionieristica Risoluzione del Consiglio di Sicurezza dello scorso anno sulla sicurezza alimentare nelle zone colpite da conflitto.  Attraverso l’FNS-REPRO, renderemo operativo un nuovo modo di lavorare in contesti umanitari, che riconosce che le iniziative di sviluppo rurale a lungo termine – anche in situazioni di prolungata instabilità – hanno un ruolo fondamentale per prevenire e mitigare le crisi alimentari”, ha detto Kaag.

Il lavoro dell’FNS-REPRO si svilupperà lungo tre grandi linee: migliorare l’accesso delle comunità rurali e la gestione delle risorse naturali, generare nuove e migliori opportunità di sostentamento lungo le catene del valore del settore agricolo, ottimizzare la capacità delle popolazioni di esplorare e sfruttare queste nuove opportunità.

Inoltre, aiutando le comunità ad identificare e attenuare i rischi, a migliorare la gestione delle risorse naturali, a creare mezzi di sussistenza più resilienti e a incrementare la produzione agricola locale, l’FNS REPRO intende non solo migliorare la sicurezza alimentare e la nutrizione, ma anche contribuire a ridurre i conflitti e sostenere la pace.

Un nuovo approccio all’insicurezza alimentare in situazioni di crisi prolungate
Le crisi prolungate stanno diventando la nuova norma: rispetto al 1990 le crisi alimentari considerate prolungate sono aumentate del 40%. Le risposte in materia di sicurezza alimentare costituiscono costantemente la maggior parte degli appelli umanitari coordinati dall’ONU, che rappresentano più di un terzo delle esigenze umanitarie globali, pari a 7,4 miliardi di dollari nel 2019.

Queste risposte sono di vitale importanza e possono garantire la gestione delle esigenze immediate di assistenza. Tuttavia, spesso non sono concepite per sostenere le popolazioni a raggiungere la sicurezza alimentare a lungo termine o per lo sviluppo della loro capacità di far fronte alle crisi.  Di conseguenza, molte popolazioni che ricevono assistenza tornano a soffrire la fame poco dopo il termine degli interventi umanitari.
FNS-REPRO si basa sulla premessa che gli sforzi umanitari, di sviluppo e di costruzione della pace devono essere complementari e rafforzarsi a vicenda.  Tali sforzi integrati offrono il modo più efficace per gestire le crisi alimentari. Sono di particolare importanza soprattutto nelle aree rurali, nelle quali la fame è più diffusa e nelle quali si verifica la maggior parte delle crisi alimentari e delle carestie.

Per questo motivo la FAO e i suoi partner – attraverso la Rete Globale contro le Crisi Alimentari (GNFC, Global Network Against Food Crises), una partnership internazionale che cerca di affrontare alla radice le cause profonde della fame acuta – stanno esplorando modi per affrontare le crisi alimentari alla radice, piuttosto che rispondere solo dopo la loro comparsa.

L’FNS-REPRO darà un importante contributo agli sforzi della Rete per rimodellare il modo in cui la comunità internazionale collabora per soddisfare le esigenze umanitarie, promuovere lo sviluppo sostenibile, la sicurezza alimentare e sostenere la pace.

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