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Il turismo lakecomo piace all’estero

La scorsa settimana nella sede di Lecco della Camera di commercio di Como-Lecco una trentina di imprese dei settori ospitalità, ristorazione, attività ricreative, servizi di accompagnamento hanno incontrato otto operatori esteri (tour operator, organizzatori di eventi e giornalisti) provenienti da India, Regno Unito, Svizzera, Germania e Francia interessati a conoscere meglio il Lago di Como e la Lombardia come mete turistiche ma anche i prodotti e i servizi turistici offerti dalle aziende del territorio.
«Il turismo è uno dei settori trainanti per la nostra economia. Gli ultimi dati ci confermano che l’area lariana è sempre più meta di turisti italiani e stranieri e occorre proseguire e cogliere le opportunità di questo trend positivo» sottolinea Giuseppe Rasella, componente di Giunta della Camera di commercio di Como-Lecco «Tra il 2007 e il 2018 le presenze turistiche sono aumentate in provincia di Lecco (+ 12%) e ancora di più in provincia di Como (+ 39%; Lombardia + 36,5%, Italia + 7%). Nello stesso periodo, tuttavia, la durata del soggiorno medio si è ridotta: in provincia di Como è passata in media da 2,7 a 2,5 giorni, soprattutto per i turisti stranieri (la cui permanenza è calata da 3 a 2,6), a Lecco è scesa da 3 a 2,4 giorni con un calo per i turisti italiani (da 3,2 a 2,2 giorni). Sul totale delle presenze turistiche del 2018 i turisti stranieri sono oltre la metà del totale: a Como sono ben il 76% e a Lecco il 59% (in media con la Lombardia 60%, Italia 49,5%), Per quanto riguarda la tipologia di ricettività sono diminuiti gli esercizi alberghieri (- 2,8% a Como tra il 2007 e il 2018, – 25,2% a Lecco tra 2012 e 2018), mentre sono aumentati quelli extra-alberghieri, con un notevole incremento dei posti letto, specie in provincia di Lecco (+ 147,4%); Como 29,6%. Ciò sembra configurare due trend di sviluppo turistico: quello comasco più legato al segmento luxury e quello lecchese che richiede servizi più di base e quindi maggiormente orientato alle strutture extra-alberghiere».

L’iniziativa, giunta alla quinta edizione, è parte del più ampio calendario di eventi di InBuyer 2019, progetto promosso da Unioncamere Lombardia, sistema camerale lombardo e Regione Lombardia per favorire l’export delle imprese locali, creando occasioni di business con il coordinamento operativo di Promos Italia. Grazie a InBuyer le imprese possono incontrare potenziali compratori/buyer (aziende, importatori, distributori) provenienti dai paesi esteri che presentano le migliori prospettive di sviluppo commerciale quali ad esempio Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Gran Bretagna, Norvegia, Polonia, Portogallo, Svizzera, Cina, Corea del Sud, Giappone, Indonesia, Israele, Russia, Singapore, Turchia, Canada, Usa, Bahrein, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Oman e Marocco.

Quest’anno il calendario di InBuyer si estende a livello nazionale con un insieme di attività che si stima coinvolgeranno più di 800 imprese interessando, oltre che al settore turistico, anche i settori: alimentare, moda, cosmetica, beni strumentali, arredo, costruzioni-edilizia, packaging, energia e nautica.

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