venerdì, Marzo 29, 2024
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Istituto Italo-Latinoamericano: 50 anni e non li dimostra!

Un’istituzione unica nel suo genere grazie alla gestione collegiale tra Italia e venti Paesi latino-americani
di Fabio Porta, Presidente del Comitato Italiani nel mondo e Promozione del Sistema Paese della Camera dei Deputati

Con la conferenza internazionale dal titolo “EU Relations with Latin America: from Social Resilience to Global Governance” organizzata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dall’Istituto Affari Internazionali (IAI), con il contributo del Barcelona Centre for International Affairs (CIDOB) e dell’Istituto Italo-Latino Americano (IILA) è iniziato un anno del tutto speciale per le relazioni italo-latinoamricane.
Si tratta infatti dell’anno del cinquantesimo anniversario dell’IILA, nato nel 1966 grazie ad una straordinaria e lungimirante intuizione del Ministro degli Esteri di allora, Amintore Fanfani.
Alla conferenza di Roma l’Alto Rappresentante per la politica estera e la sicurezza dell’Unione Europea Federica Mogherini ha tracciato in sintesi le linee-guida della politica europea per i prossimi anni relativamente al rapporto con l’America Latina, una regione del mondo lontana dalle principali aree di crisi internazionale e fortemente legata al continente europeo grazie a vincoli storici, culturali ed economici. Erano presenti, insieme a tanti esponenti politici e diplomatici europei e latinoamericani, il Segretario Generale dell’OSA (l’Organizzazione degli Stati Americani) Luis Almagro e il Sottosegretario agli Affari Esteri Mario Giro.
Per l’Italia, che ha ospitato questo importante appuntamento, si è trattato di una ulteriore tappa verso la costruzione di una politica permanente e organica di cooperazione con l’America Latina; nel corso di questi decenni, infatti, alla nascita dell’IILA hanno fatto seguito le sette conferenze governative Italia-America Latina ed il Primo Forum parlamentare Italia-America Latina (svoltosi, qust’ultimo, a Roma nel mese di ottobre dello scorso anno).
I cinquanta anni dalla fondazione dell’IILA, un’istituzione unica nel suo genere grazie alla gestione collegiale tra Italia e venti Paesi latino-americani, possono e forse devono essere l’occasione per una riforma di questo Istituto, orientata al consolidamento ed al rafforzamento della sua originalissima ‘mission’ e ad un suo coordinamento organico con le conferenze governative e parlamentari. L’IILA potrebbe così diventare qualcosa di più di un segretariato permanente addetto alle relazioni italo-latinoamericane; uno strumento formidabile e innovativo di promozione culturale, economica e istituzionale.
A marzo, in Messico, si realizzerà il secondo Forum delle piccole e medie imprese italo-latinoamericane, a conferma della grande complementarietà delle matrici socio-economiche italiane e latinoamericane; a dare forza e supporto permanente a tali politiche è anche la grandissima e capillare presenza in Sudamerica delle collettività italiane, radicate in quasi tutti i Paesi dell’area in maniera massiccia e incisiva, in quantità e qualità potremmo dire.
Valorizzare tali radici in chiave strategica e nel quadro di una collaborazione stabile e strutturata tra il nostro Paese e i venti Paesi del continente latino-americano darebbe alle prospettive di sviluppo dell’Italia nei prossimi anni un ulteriore elemento di forza e dinamicità.
Siamo certi che tutte le istituzioni del nostro Paese sapranno fare tesoro di questi stimoli, a partire dall’irripetibile occasione che ci è data da questa bellissima ricorrenza.

 
The Istituto Italo-Latino Americano celebrates its 50th anniversary
The institution is unique in being jointly managed by Italy and twenty Latin American countries
The international conference entitled “EU Relations with Latin America: from Social Resilience to Global Governance” organised by the Ministry of Foreign Affairs and International Cooperation and the Istituto Affari Internazionali (IAI), with the contribution of the Barcelona Centre for International Affairs (CIDOB) and the Istituto Italo-Latino Americano (IILA), has launched a special year for Italian-Latin American relations.
This year the IILA, founded in 1966 thanks to an extraordinary and far-sighted intuition by the Minister of Foreign Affairs at the time, Amintore Fanfani, will be celebrating its 50th anniversary.
At the conference held in Rome, the EU High Representative for foreign policy and security Federica Mogherini outlined European policy for the next few years regarding relations with Latin America, a world region far from the main areas of international crisis and with strong historical, cultural and economic links to the European continent. Along with many European and Latin American political and diplomatic figures, the conference was attended by the Secretary General of the OAS (Organisation of American States) Luis Almagro and Foreign Affairs Undersecretary Mario Giro.
For host-country Italy, the important event marked a further step towards building a permanent and organic cooperation policy with Latin America; in fact, in recent decades the foundation of the IILA was followed by seven Italy-Latin America governmental conferences and the first Italy-Latin America parliamentary forum (held in Rome in October last year).
The 50th anniversary of the foundation of IILA, unique in its joint management by Italy and twenty Latin-American countries, can and perhaps should be an opportunity to reform the institution, aiming to strengthen and consolidate its original “mission” and link its coordination to governmental and parliamentary conferences. This could see IILA evolve into something more than a permanent secretary for Italian and Latin American relations, becoming a strong and innovative tool for cultural, economic and institutional promotion.
The second forum of Italian and Latin American SMEs will be held in Mexico this March, confirming mutual Italian and Latin-American socio-economic interests; policies will also be supported and strengthened by the presence of numerous Italian communities throughout South America with their strong, incisive roots in countries in the area.
A strategic valorisation of these roots as part of stable, structured cooperation between Italy and the twenty countries in Latin America would give Italy’s development prospects over the next few years added boost and dynamism.
We are sure that all our country’s institutions will take the best advantage of these opportunities, starting with the unrepeatable occasion of this anniversary.

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