sabato, Aprile 20, 2024
HomeSistema PaeseFincantieriLeonardo torna investment grade e crescerà del 5% annuo

Leonardo torna investment grade e crescerà del 5% annuo

Nell’audizione alla Camera, il numero uno, Alessandro Profumo, ha comunicato la promozione di Fitch e gli obiettivi del gruppo il cui piano industriale verrà presentato il prossimo anno
Leonardo punta a a una crescita media annua dei ricavi del 5% «come pavimento del nuovo piano a cinque anni». A tratteggiare la rotta è stato oggi, in un’audizione alla Camera, il numero uno Alessandro Profumo, proprio mentre il gruppo riconquistava la categoria di titolo “investment grade” che non aveva più dal 2013. L’agenzia di rating Fitch ha infatti alzato il rating a lungo termine di del gruppo aerospaziale e le obbligazioni non garantite senior a ‘BBB-‘ e a breve termine a ‘F3’, con outlook stabile. «Essere investment grade e rimanerci – sottolinea il ceo – è un obiettivo fondamentale, avere solidità patrimoniale, mantenere il debito sotto certi livelli è una necessità assoluta altrimenti i nostri clienti si possono spaventare».
Il titolo sale in Borsa dopo l’upgrade di Fitch
L’upgrade, spiega Fitch in una nota, «riflette il miglioramento del profilo aziendale e la conseguente resilienza a seguito del riposizionamento del portafoglio aziendale lontano da aree no-core così come i miglioramenti nel profilo finanziario». Sulla scia della nuova pagella di Fitch, il titolo sale dell’1,3% in Borsa a fronte di un Ftse Mib in calo di quasi mezzo punto percentuale ed è tra i migliori del paniere delle big di Piazza Affari.
Il nuovo piano strategico a gennaio
Davanti ai deputati, Profumo ha quindi ribadito le prossime mosse – il nuovo piano arriverà a gennaio -e conferma la linea espressa in più occasioni. «Abbiamo dei prodotti di grande eccellenza che spesso sono i più cari in quei segmenti di mercato. Dobbiamo essere capaci di analizzare le esigenze dei clienti e identificare le tecnologie e le aree di business in cui possiamo essere competitivi, facendo in modo che i prodotto siano più “affordable” per i clienti», abbiano cioè prezzi più accessibili.
Su Mbda progetti diversi dalla gestione precedente
La strada, è il messaggio di Profumo, è dunque quella di trasformare Leonardo azienda che vende “equipment” (attrezzature) a società che vende servizi. «Tra una quindicina di anni ma anche meno, non venderemo più elicotteri ma ore di volo», prosegue Profumo che batte molto, durante l’audizione, sulla necessità di assicurare la sostenibilità di lungo termine al gruppo. Poi, dopo aver confermato le guidance 2017, passa in rassegna le partecipazioni. Ribadisce che su Mbda l’approccio è cambiato rispetto al Moretti-pensiero: il futuro della partecipazione nella joint venture missilistica, «è una cosa su cui potremmo avere una posizione diversa da quella della precedente gestione». Quanto all’asse italo-francese sullo spazio, con le partecipazioni incrociate con Thales in Telespazio e Tas, «penso bisogna fare una riflessione sul modello della relazione con i francesi perché porta a subottimizzare la nostra capacità di presenza sul mercato».
Il ceo: intese Italia-Francia su Stx tutelino le nostre competenze
Infine, un passaggio sul dossier Stx e sulla futura partita tra Roma e Parigi per la creazione di un’alleanza allargata al militare tra Fincantieri e Naval Group. «Ancora non c’è una visione specifica», sul futuro patto, precisa Profumo, «ma mi auguro che il progetto sia definito in modo tale da tutelare le specifiche competenze di Leonardo, che sono comptenze di tutto il paese». «Vivo questo tema con preoccupazione – aggiunge ancora l’ad – perché i francesi sono bravi a tutelare le loro competenze. Quindi sarà opportuna un’attività specifica per tutelare le nostre».

Translate