martedì, Aprile 23, 2024
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Osservatorio PMI, eccellenza Made in Italy e sostenibilità

L’Italia vanta 722 aziende eccellenti attive da Nord a Sud: quasi una su tre in Lombardia, domina il manifatturiero, si consolida il trend della sostenibilità.
L’eccellenza imprenditoriale italiana è rappresentata da 722 aziende attive da Nord a Sud: un plafond di imprese in grado di generare valore, favorire nuova occupazione, investire in innovazione e diventare competitive anche nei mercati esteri.Sono dati che emergono dall’edizione 2019 dell’OsservatorioPMI di Global Strategy, report che si basa sull’analisi di un database contenente informazioni anagrafiche e bilanci degli ultimi cinque anni di oltre 60mila aziende di capitali con un fatturato superiore ai 5 milioni di euro.

“Rimane confermato il profilo delle eccellenze italiane: specializzate in nicchie di mercato, guidate da imprenditori operativamente molto coinvolti, e sempre orientati all’innovazione di prodotto e servizio, spiega Antonella Negri-Clementi, Presidente e CEO di Global Strategy. Quest’anno emerge più forte l’inclinazione a effettuare operazioni straordinarie, non solo per migliorare il posizionamento competitivo a livello internazionale, ma anche per la sentita necessità di una crescita a livello locale. Inoltre, la maggiore attenzione alla buona governance e all’assetto del Consiglio di Amministrazione è correlata a una maggior propensione all’apertura del capitale. Mi sembra però ancora limitata la valorizzazione dei contributi di terzi indipendenti nelle scelte dei board familiari”

Dall’esame delle 10mila imprese di media capitalizzazione (fatturato tra 20 e 250 milioni di euro nel manifatturiero, 20 e 500 milioni nel commercio), l’Osservatorio ha individuato le realtà con performance eccellenti per crescita dei ricavi, redditività e solidità patrimoniale. Il panorama nazionale è molto variegato e vede il primo posto della classifica regionale occupato dalla Lombardia, dove operano ben 210 aziende su 722. Seguono Emilia-Romagna e Veneto. È al Nord che si concentra la maggioranza delle PMI di successo: il 37,1% nel Nord ovest, il 34,9% nel Nord-est, il 16,9% nel Centro e l’11,1% nel Sud e Isole.

Per quanto riguarda i settori produttivi, le aziende eccellenti italiane sono attive principalmente nel comparto manifatturiero (soprattutto meccanica, alimentari e bevande, metallurgia), nel commercio e in misura minore nei servizi.

I dati, inoltre, mostrano una evidente propensione delle aziende ad aprirsi verso operazioni di M&A (Merger & Acquisition) e all’entrata di nuovi capitali. A testimoniare l’apertura alle operazioni straordinarie è il 42% di acquisizioni e/o joint venture negli ultimi tre anni e il 63% di operazioni previste nel successivo triennio.

E veniamo alla propensione all’innovazione: tra le PMI eccellenti, il 5% del fatturato viene reinvestito in attività di R&S. Il 7% di queste aziende, inoltre, effettua operazioni di corporate venture capital.

Gli investimenti (sviluppo commerciale, risorse umane, riduzione impatto ambientale) risultano in aumento nel 90% delle aziende eccellenti, mentre in termini di internazionalizzazione ottengono il 40% del fatturato dalle esportazioni.

Il report 2019 si è incentrato sul binomio sostenibilità e creazione di valore. Dalle survey effettuate, è emersa la leva della reputation ma anche della differenziazione sul mercato. Come ha rivelato Antonella Negri-Clementi, presidente e CEO di Global Strategy, è che in base ai dati emergono comportamenti virtuosi spesso inconsapevoli e “poco comunicati”:

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