Successo per la missione in territorio pugliese di 17 buyers e tour operators australiani e giapponesi, alla scoperta del turismo e del food bio
La Puglia è stata la protagonista della nuova attività organizzata nell’ambito del Progetto “Eatalian Bio – Promozione del bioalimentare italiano in Australia e Giappone”, finanziato e sostenuto dal Ministero dello Sviluppo Economico e realizzato da Assocamerestero, in collaborazione con la Italian Chamber of Commerce in Japan (CCIE di Tokyo) e con la Italian Chamber of Commerce and Industry in Australia (CCIE di Sydney), approdato in quella che è la regione del meridione d’Italia dove è più diffusa la sensibilità verso il mondo del biologico, con una crescita della superficie e delle colture bio del 25,5% nel 2013, contro il +12,8% messo a segno a livello nazionale.
UNA MISSIONE DI SUCCESSO. La missione in territorio pugliese di operatori provenienti da Australia e Giappone, che si è svolta dal 19 al 21 maggio, ha avuto un focus particolare su quelli che sono i due settori trainanti dell’economia locale, ovvero il suo importante patrimonio turistico e culturale, oltre alle eccellenti produzioni alimentari biologiche. I 17 buyers e tour operators australiani e giapponesi hanno avuto modo di conoscere e apprezzare le valenze turistiche e le strutture di accoglienza offerte dalla Regione, le sue eccellenze e peculiarità, interfacciandosi con aziende e agriturismo individuati con il contributo di Confagricoltura, Agriturist, Unioncamere Puglia, Confindustria Foggia e grazie al prezioso patrimonio di contatti e imprese dell’agroalimentare fornito dalla piattaforma Unioncamere “Italian Quality Experience”, strumento di promozione e vetrina per oltre 3.000 aziende del food italiano.
I numeri della manifestazione descrivono il successo di un Progetto volto a promuovere la qualità e i benefici dell’alimentazione biologica, radicata nella tradizione e nei luoghi: nei tre giorni di missione, sono stati organizzati quasi 300 incontri tra la delegazione di buyers, distributori e tour operator esteri e 53 aziende del biologico e 8 agriturismo pugliesi.
Mostrare alle imprese estere dove nascono le eccellenze biologiche italiane, creare una sinergia tra produzione agroalimentare e un territorio dalle enormi potenzialità turistiche sfruttate solo in parte, oltre ad offrire una possibilità concreta alle aziende locali di sviluppare un progetto di internazionalizzazione, sono gli obiettivi che si volevano raggiungere grazie a questa iniziativa.
PUGLIA, PATRIA DEL BIO. La Puglia, tra le regioni meridionali, è sicuramente quella con la maggiore densità di imprese bio, ed è quella dove, più che in altre, la produzione si è affiancata alla promozione del territorio, attraverso le attività, ad esempio, di quelle numerose strutture agrituristiche che coniugano turismo consapevole e sostenibile con un modello alimentare genuino e salutare. La Puglia, con i suoi 171mila ettari, rappresenta il 13% del territorio italiano coltivato secondo il metodo biologico. Qui gli operatori e le aziende bio risultano in costante crescita: nel 2013 toccavano le 6.254 unità, con un aumento del +2,3% sul 2012 e una incidenza dell’11,7% sui 53.383 operatori censiti a livello nazionale.
Le principali colture bio della Regione sono le olive e i cereali, seguite da vite e ortaggi e, a distanza, da frutta e agrumi. La Puglia è inoltre leader nella produzione di grano duro biologico che, nel 2013, ha sfiorato i 628mila quintali, circa il 30% dell’intera produzione nazionale. È in prima posizione anche nei comparti dell’orzo e dell’avena.
La Regione è molto ben rappresentata anche nel comparto della vite da vino: con 939mila quintali e una quota del 19%, si attesta in seconda posizione, preceduta dalla Sicilia. Sul fronte del grano tenero, occupa invece il terzo posto e insegue Emilia e Toscana. Un posto di primo piano è occupato anche dalla coltivazione bio di cavolfiore, asparagi, mandorle e ciliegie.
IL PROGETTO E I SUOI SVILUPPI FUTURI. Nel suo complesso, il Progetto Eatalian Bio ha come obiettivo quello di contribuire alla promozione tout court del comparto biologico italiano inteso nel senso più ampio possibile, come stile di vita sano e salutare, rappresentato da quei settori in cui il concetto di biologico rappresenta un valore aggiunto significativo, dall’agroalimentare alla cosmetica, dal turismo alla ristorazione.
E proprio alla cosmetica Bio è dedicato l’incoming di buyers australiani in Italia previsto per metà giugno a Milano: in questa occasione, 6 operatori della cosmetica naturale e organica selezionati dalla CCIE di Sydney effettueranno incontri mirati con 18 aziende italiane di prodotti per la cura della pelle, dei capelli, del corpo, integratori dietetici, sia per i consumatori che per i circuiti professionali, individuate da Cosmetica Italia.
Un Progetto che, su iniziativa del Ministero dello Sviluppo Economico, vuole aprire sempre di più al mondo del bio le porte dei mercati esteri, grazie al supporto della rete delle CCIE. È infatti il radicamento all’interno delle comunità d’affari locali a consentire alle Camere italiane all’estero di individuare potenziali partner di business e promuovere anche presso il segmento consumer le eccellenze che questo importante segmento della produzione italiane è in grado di esprimere.
A Stage in Puglia for the Eatalian Bio Project
Success for the mission to the Puglia region involving 17 Australian and Japanese buyers and tour operators, to explore tourism and organic food
Puglia was the star of the new activities organised within the project ‘Eatalian Bio – Promotion of Italian Organic Food in Australia and Japan,’ funded and supported by the Ministry of Economic Development and implemented by Assocamerestero, in collaboration with the Italian Chamber of Commerce in Japan (ICCA Tokyo) and the Italian Chamber of Commerce and Industry in Australia (ICCA Sydney). The project passed through the region of southern Italy with the most widespread awareness of the organic world, with a growth of organic surfaces and crops of 25.5% in 2013, compared to +12.8% nationally.
A SUCCESSFUL MISSION. The mission in the region of Puglia with operators from Australia and Japan, which was held 19 to 21 May, had a particular focus on the two leading sectors of the local economy, i.e. its important tourism and cultural heritage, in addition its excellent organic food production. The 17 Australian and Japanese buyers and tour operators got to know and appreciate the values and tourist accommodation facilities offered by the region, and its excellence and peculiarities, interfacing with companies and farms identified with the help of Confagricoltura, Agriturist, Unioncamere Puglia and Confindustria Foggia, and thanks to the valuable wealth of contacts and agribusiness companies provided by the Unioncamere ‘Italian Quality Experience’ platform, a promotional tool and showcase for more than 3,000 companies dealing with Italian food.
The numbers of the event describe the success of the project, which was aimed at promoting the quality and benefits of organic food, rooted in tradition and places: in the three-day mission, close to 300 meetings were held between the delegation of foreign buyers, distributors and tour operators and 53 organic companies and 8 farms from Puglia. Showing foreign companies the places where Italian organic excellence is produced, creating a synergy between food production and a land with huge tourism potential that is only exploited in part, and offering a real opportunity to local companies to develop an internationalisation project: these are the objectives that it was hoped this initiative would achieve.
PUGLIA, HOME OF ORGANIC. Of all the southern regions, Puglia certainly has the highest density of organic businesses, and in this region, more than in others, production has been accompanied by the promotion of the area through activities, for example, the numerous agrotourism facilities combining responsible and sustainable tourism with an authentic and healthy eating model.
With its 171 thousand hectares, Puglia represents 13% of the Italian territory cultivated organically. Organic operators and farms are steadily growing here: in 2013 the figures reached 6,254 units, an increase of +2.3% on 2012 and an incidence of 11.7% on the 53,383 workers surveyed nationwide.
The main organic crops in the region are olives and cereals, followed by vegetables and vines and, further down the list, fruit and citrus. Puglia is also a leading manufacturer of organic durum wheat, producing close to 628 thousand metric tonnes in 2013, about 30% of national production. It is also ranked in first position in the barley and oats sector.
The region is very well represented in the grapevine sector, with 939 thousand metric tonnes and a share of 19%, putting it in second place after Sicily. In terms of soft wheat, it occupies third place, following Emilia and Tuscany. It also holds a prominent place in terms of the cultivation of organic cauliflower, asparagus, almonds and cherries.
THE PROJECT AND ITS FUTURE DEVELOPMENT. As a whole, the ‘Eatalian Bio’ project aims to help promote the Italian organic sector understood in the broadest sense possible, as a healthy, wholesome lifestyle, represented by areas where the concept of organic is a significant added value, from food to cosmetics, and from tourism to catering. Indeed, the incoming group of Australian buyers in Italy planned for mid-June in Milan is dedicated to organic cosmetics. On this occasion, six natural and organic cosmetics operators selected by ICCA Sydney will hold targeted meetings with 18 Italian companies dealing with products for skin care, hair, body and dietary supplements, for both consumers and professional circuits, identified by Cosmetica Italia.
It is a project that, on the initiative of the Ministry of Economic Development, increasingly wants to open the doors of the organic world to foreign markets, thanks to the support of the ICCA network. It is, in fact, rooted in the local business community to allow the Italian Chambers abroad to identify potential business partners and also promote the excellence that this important area of Italian production is able to express in the consumer segment.
