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Vitelli: alla figlia il timone di Azimut

Nel 50esimo anniversario dalla nascita, Paolo Vitelli, il patron dell’azienda nautica di Avigliana annuncia il passaggio di testimone all’erede Giovanna, e si prepara ad aprire il capitale della società ai manager.
Nei giorni del 50esimo compleanno dell’azienda nautica di Avigliana, l’imprenditore torinese pensa a una riassetto della governance per far avanzare la linea verde di Azimut. «A fine anno farò un annuncio importante: cedo le deleghe da presidente a mia figlia Giovanna», spiega Vitelli. Azimut Benetti, primo costruttore al mondo di mega yacht (barche superiori a 24 metri), ha avviato da tempo la managerializzazione della società. Ai cantieri Benetti il Ceo è Franco Fusignani subentrato a Vincenzo Poerio. Alla guida di Azimut Yachts c’è Marco Valle. «Navighiamo come un’azienda familiare moderna, manager capaci al timone delle società e una forte presenza della famiglia», spiega Vitelli. Giovanna, classe 1975, dal 2000 nel cda dell’azienda, e vicepresidente, si è occupata di affari legali e ora è a capo dello sviluppo prodotto, potrebbe prendere la presidenza.

 Paolo Vitelli riafferma la volontà della famiglia di investire in Azimut Benetti (il piano industriale prevede più di 110 milioni) e smentisce ipotesi di cessioni in vista e di Ipo in Borsa. «Cresciamo molto di più della media del mercato, siamo cresciuti del 18%, e abbiamo consegnato 253 yacht nel 2018. Esportiamo e vogliamo diventare leader anche nei Giga Yacht, le barche oltre 100 metri. Ciò che cambia è che il volto dell’azienda sarà quello di Giovanna».

Paolo Vitelli, a ottobre compie 72 anni. Ha fondato Azimut, appena ventenne, 50 anni fa ad Avigliana. La prima azienda di nautica che nasce e cresce ai piedi della montagna. Oggi è una società che ha più di 2mila dipendenti, cantieri ad Avigliana, Viareggio, Livorno e Varazze, fattura 850 milioni ed esporta il 98% della produzione all’estero.
«Il mondo della nautica ha attraversato diverse tempeste e anche noi abbiamo fatto fatica, adesso siamo tornati in una fase di grande espansione», ricorda l’imprenditore. Per riuscirci Azimut ha seguito una rotta diversa dagli altri competitor che, per stare sul mercato, hanno puntato su una crescita per linee esterne. Per la società di Vitelli il quadro di bordo della competitività si legge nei processi industriali e nelle tecnologie. «Siamo un’azienda nautica di montagna. Il territorio industriale è un punto di forza. “Abbiamo preso in prestito” i modelli di produzione dell’auto. Così, riusciamo a costruire negli impianti Avigliana barche di 78 piedi». Ad Avigliana, Azimut ha costruito un forno di 30 metri per la cottura della fibra del carbonio. «In questo modo le nostre barche più leggere e consumano sempre meno». Il 26 luglio Paolo Vitelli consegnerà a un facoltoso imprenditore asiatico il terzo Giga Yacht costruito nei cantieri di Livorno. All’interno dello scafo ci sono un cinema, una palestra con sauna e una terrazza drop-down. «Siamo un’azienda globale. Pronta a salpare per un nuovo viaggio lungo altri 50 anni».

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