La finanza alternativa ha aiutato le PMI italiane a raccogliere € 4,23 miliardi.
Pubblicato il terzo Quaderno di ricerca sulla Finanza alternativa per le PMI in Italia, a cura della School of Management del Politecnico di Milano con il supporto di Unioncamere ed Innexta.
Anche Azimut Direct (al tempo Epic SIM) tra gli sponsor della ricerca, il cui obiettivo è fornire un quadro quanto più possibile completo ed esaustivo degli strumenti di finanza alternativa a disposizione delle imprese.
È ancora molta la strada da fare sul terreno della finanza alternativa per le imprese, ma qualcosa si muove. Le pmi italiane, infatti, sono molto più innovative di quello che comunemente si pensa.
Uno dei numeri che mi conferma in questa convinzione emerge da uno studio realizzato dal Politecnico di Milano in collaborazione con Innexta, la Camera di Commercio Milano – MonzaBrianza – Lodi e Unioncamere – Unione italiana delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura.
Il numero è 4,23. Sono i miliardi che sono stati mobilitati tra luglio 2020 e giugno 2021 dal mercato della finanza alternativa a favore delle pmi. Si tratta del 58% in più rispetto allo stesso periodo degli anni precedenti.
Il quarto report sulla finanza alternativa, presentato all’”Alt-finance day” mostra straordinari casi aziendali di pmi che, grazie al ricorso agli strumenti di finanza alternativa, hanno incrementato la propria competitività e ottenuto vantaggi non solo in termini di maggiore inclusione e diversificazione delle fonti, ma anche di accresciute competenze manageriali, visibilità sul mercato e maggiori opportunità di investimento.
E il fatto che mi colpisce è che tutto è successo nell’anno più difficile per l’economia italiana. Un eccellente modello di sviluppo che auspico sia seguito da tante, tantissime altre piccole e media imprese italiane.
Giuseppe Tripoli, Segretario Generale Unioncamre
Introduzione Tripoli 4° Report sulla Finanza Alternativa per le PMI PDF
