venerdì, Aprile 19, 2024
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156 anni dall’Unità d’Italia

Mattarella: «Celebrare l’unità del Paese è occasione per renderlo più unito e più forte»
Celebrata la Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera, istituita nel 2012 nella data della proclamazione a Torino, il 17 marzo del 1861, dell’Unità d’Italia, che oggi ‘compie’ 156 anni. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è recato all’Altare della Patria dove ha reso omaggio alla Tomba del Milite Ignoto.
Al suo arrivo, Mattarella ha passato in rassegna il reparto d’onore schierato con Bandiera e banda, accompagnato dal Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, e dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, Gen. Claudio Graziano.
Il Capo dello Stato ha quindi deposto una corona d’alloro sulla Tomba del Milite Ignoto e ha osservato un minuto di raccoglimento, mentre le Frecce Tricolori sorvolavano Piazza Venezia.
Alla cerimonia erano presenti il Presidente del Senato, il Presidente del Consiglio dei Ministri, il Presidente della Corte Costituzionale, e autorità politiche, civili e militari.
Nell’occasione il Presidente Mattarella ha dichiarato:
«Celebriamo oggi, a 156 anni dall’Unità d’Italia, le nostre radici e, con esse, l’attualità di quei valori di coesione nazionale, di libertà, di democrazia che costituiscono energie vitali permanenti per la società e per il Paese».
«La storia del nostro popolo – ha continuato il Presidente Mattarella – trae linfa da un antico e indivisibile humus di civiltà e di cultura, ma per raggiungere il traguardo dello Stato unitario furono necessari l’impegno, la tenacia, il sacrificio di tanti italiani che, nelle tormentate vicende del XIX e del XX secolo seppero superare passaggi difficili e drammatici conflitti».
«Nella giornata odierna – ha aggiunto il Capo dello Stato – desideriamo ricordare e onorare il coraggio e l’intelligenza di quanti seppero far convergere forze e volontà per costruire così il cammino nuovo di un popolo. Quello spirito del Risorgimento tornò a vivere nella lotta di liberazione dal nazifascismo e, quindi, nella Costituzione democratica. Oggi è la Repubblica l’espressione più alta dell’Unità degli Italiani e della loro storia, con l’Inno e la Bandiera della nostra Patria, simboli di un percorso che trae origine oltre un secolo e mezzo fa e giunge ai giorni nostri, sfidandoci ancora ad andare avanti e a rimuovere gli ostacoli che limitano diritti e opportunità, anzitutto alle generazioni più giovani. Celebrare l’Unità del Paese è occasione di festa e impegno comune, per rendere il nostro Paese più unito e più forte, condizioni di uno sviluppo solido, equo e sostenibile e contributo – da Paese fondatore – all’Unione Europea per superare le attuali difficoltà».
«L’ispirazione risorgimentale – ha concluso Mattarella – e poi la stagione della Costituzione repubblicana ci consegnano, infatti, uno spirito positivo di comunità, aperta alla collaborazione internazionale per affermare ovunque gli ideali di indipendenza, pace, giustizia, libertà, democrazia».
Sulla Piazza del Quirinale si è svolto il cambio della Guardia solenne con lo schieramento e lo sfilamento del Reggimento Corazzieri e della Fanfara del IV Reggimento Carabinieri a cavallo.
Ufficio Stampa Quirinale

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