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A Expo Milano 2015 il Forum Internazionale dell’agricoltura

Martina: Raggiunto obiettivo, lavoriamo insieme per il futuro del pianeta
All’appuntamento hanno partecipato oltre 115 Paesi, più di 50 Ministri, 370 delegati. Presenti ai lavori del Forum anche 27 Stati che non partecipano all’Esposizione universale come Pakistan, Sudafrica e Australia. Due giorni di dibattiti, interventi e riflessioni sui grandi temi della “Carta di Milano”. Mentre i lavori sono ruotati attorno a tre sessioni sulle politiche dell’agricoltura, il cibo, lo sviluppo, la cultura, la sicurezza alimentare.
“L’Italia ha raggiunto il suo obiettivo – ha detto il Ministro Martina nel corso del suo intervento – abbiamo contribuito a rendere più consapevole l’opinione pubblica, i visitatori che attraversano i viali di questa Expo, e a porre in evidenza che la lotta alla fame, la lotta alla povertà sono grandi questioni di cittadinanza e di civiltà, che hanno a che vedere innanzitutto con la responsabilità di ciascuno di noi. In queste battaglie c’è sempre una quota di responsabilità fondamentale che riguarda innanzitutto gli individui. Vogliamo essere – ha sottolineato Martina – la generazione Fame zero. La realizzazione di questa aspirazione passa necessariamente per il ruolo cruciale che deve giocare l’agricoltura. Da questo forum – ha aggiunto il Ministro – usciamo più forti, più consapevoli, ma soprattutto lanciando un messaggio: quando noi lavoriamo per garantire un futuro ai modelli agricoli dei nostri Paesi non lo facciamo solo per gli addetti ai lavori di quei settori, ma lavoriamo per assicurare un futuro alla cittadinanza tutta. La dimensione globale della sfida agricola è il vero messaggio che parte da questo Forum. Rivolgo il pensiero ai tantissimi ragazzi che sono venuti a visitare Expo e che la rendono innanzitutto una esposizione di giovani. Noi tutti sappiamo quanto sia giovani che le donne, dal punto di vista della questione di genere e generazionale, siano a tutti gli effetti due sfide enormi e cruciali anche per il futuro dell’agricoltura. Nel prossimo futuro bisognerà produrre di più, ma consumando meno risorse naturali. All’agricoltura è oggi dedicato circa l’11% della superficie terrestre e una parte importante delle risorse idriche disponibili. È il momento di dare un nuovo, concreto, slancio allo sforzo di costruire una global food policy, in grado di assicurare l’obiettivo di azzerare la fame nei prossimi quindici anni, di promuovere un’alimentazione più sana e di assicurare che l’obiettivo di produrre cibo sufficiente per soddisfare una domanda in rapida crescita sia perseguito nel rispetto del principio di sostenibilità. Abbiamo proposto quattro sfide: un nuovo rapporto tra ecologia e agricoltura; il sostegno al reddito degli agricoltori familiari; più innovazione per i piccoli produttori; regole forti per garantire mercati più giusti. In questi sei mesi Expo Milano deve aiutarci a costruire soluzioni concrete. Come Paese ospitante – ha concluso il Ministro Martina – abbiamo elaborato la “Carta di Milano” innanzitutto per questo, per offrire un contributo alla responsabilità di ciascuno e avanzare, partendo dal basso, un quadro di impegni per cittadini, associazioni, imprese e istituzioni”.

 
The International Forum of Agriculture at the Milan Expo 2015
Martina: Mission accomplished, we’re working together for the future of the planet
The event was attended by over 115 countries and more than 50 ministers and 370 delegates. The Forum was also attended by some 27 countries which did not take part in the World Expo, such as Pakistan, South Africa, and Australia. It involved two days of discussions, speeches, and reflections on the major themes of the “Charter of Milan.” The works, meanwhile, are focused around three sessions on policies concerning agriculture, food, development, culture, and food security.  “Italy has achieved its goal”, says Minister Martina during her speech. “We have helped to make the public more aware, as well as visitors traversing the avenues of this Expo, and to stress that the fight against hunger and poverty are major issues of nationality and citizenship which are first and foremost the responsibility of every person. In these struggles, an essential part of the responsibility falls upon each individual. We want to be the Zero Hunger generation”, Martina continued. “The realization of this aspiration hinges on the crucial role that agriculture should play. From this Forum”, the Minister added, “we will become stronger and more aware, but above all we will convey a message: when we work to ensure a future for the agricultural models of our countries we do so not just for the experts in those fields, but we are working to ensure a future for all citizens. The global scale of the agricultural challenge is the real message coming out of this Forum. I would like to give special mention to the many young people who came to visit the Expo and who made it primarily an exhibit of young people. We all know, both boys and girls and regardless of gender and age, that there are two enormous and crucial challenges for the future of agriculture. In the near future we will need to produce more while consuming fewer natural resources. Today some 11% of the Earth’s land area is dedicated to agriculture, as well as a significant portion of the available water resources. It’s time to give a new and concrete impetus to the desire to build a global food policy capable of ensuring the objective of zero hunger within the next 15 years, promoting healthier diets, and ensuring that the objective of producing enough food to meet the rapidly growing demand is pursued in accordance with the principle of sustainability. We have proposed four challenges: a new relationship between ecology and agriculture; sustaining the income of family farmers; more innovation for small producers; strong regulations to ensure fair markets. In these six months the Milan Expo must help us to create concrete solutions. As the host country”, the Minister concluded, “we have prepared the “Charter of Milan” primarily for the purpose of making a contribution to the responsibility of each person and moving forward, starting at the bottom, with a framework of commitments for citizens, associations, companies, and institutions.”

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