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Al via Vinitaly 2019

La 53a edizione del Salone Internazionale dei Vini e dei Distillati. Tra le novità, il nuovo salone Vinitaly Design e l’Organic Hall.
La Vinitaly Directory Official Catalogue & Business Guide prosegue nel progetto di ampliamento delle lingue (da tre a nove) a disposizione dei buyer. Con la presentazione delle nuove indagini dell’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor, la rassegna fornisce al settore uno strumento per esplorare nuovi mercati potenziali e per leggere in modo coerente lo scenario competitivo. Procede lo sviluppo delle linee strategiche: digital e incoming in primis. Un’altra edizione in crescita per Vinitaly, che dopo un anno e 40 eventi promozionali e di formazione in Italia e all’estero, si prepara ad aprire con numeri in aumento. La formula di Vinitaly – business in fiera, wine lover in città – sta registrando il gradimento delle aziende, confermato dal sold out degli spazi già nel mese di novembre 2018, nonostante un incremento della superficie netta espositiva disponibile. Con la riorganizzazione dei padiglioni F e 8, per la prima volta l’area netta venduta raggiunge i 100.000 metri quadrati, mentre sono oltre 130 i nuovi espositori diretti, a cui si aggiungono gli indiretti e i rappresentati, che portano il numero totale di aziende a quota 4.600 da 35 Nazioni e ad oltre 16 mila le etichette a catalogo.
Due le principali novità del 2019: l’Organic Hall e Vinitaly Design, pensate per dare ulteriore impulso al progetto di una sempre maggiore specializzazione in chiave commerciale della rassegna. Organic Hall e Vinitaly Design (Padiglione F). Il primo accoglie Vinitalybio, organizzato in collaborazione con Federbio e dedicato ai vini biologici, e la collettiva dell’associazione Vi.Te – Vignaioli e Territori, che da sette anni collabora con Veronafiere per rappresentare i vini artigianali. Vinitaly Design è invece il risultato di un’importante razionalizzazione che ha interessato Enolitech, sempre nel padiglione F. Al suo interno sono proposti tutti quei prodotti ed accessori che completano l’offerta legata alla promozione del vino, e all’esperienza sensoriale e all’accoglienza: oggettistica per la degustazione e il servizio, arredi, packaging. La nuova iniziativa permette di mantenere all’interno di Enolitech unicamente le tecnologie e le attrezzature per la produzione di vino, olio di oliva e birra.
Digital. Per rafforzare il suo sistema a rete e il dialogo quotidiano con il mercato e i consumatori 365 giorni all’anno, Vinitaly punta anche sul Vinitaly Directory Official Catalogue & Business Guide, che da quest’anno prosegue nel progetto di ampliamento delle lingue (da tre a nove) – italiano, inglese, cinese – per arrivare a coprire anche francese, tedesco, spagnolo, russo, giapponese e portoghese con l’obiettivo di facilitare la ricerca, durante tutto l’anno, di aziende e vini da parte dei buyer (32 mila quelli esteri nel 2018 da 143 nazioni, su un totale di 128 mila visitatori specializzati) e di altre categorie di professionisti. Uno strumento che si evolverà in una piattaforma per l’enoturismo, rivolta sia gli operatori professionali sia ai winelover. Questa è una delle novità di Vinitaly 2019, sempre più focalizzato sul business in modalità esperienziale, anche grazie all’utilizzo delle tecnologie più innovative. Saranno utilizzati infatti gli ultimi strumenti messi in campo attraverso la digital transformation su cui Veronafiere ha investito finora oltre 5 milioni di euro: dalla app dedicata alla directory, fino al debutto della geolocalizzazione nei padiglioni. Incoming, buyer selezionati e invitati da 50 nazioni di 5 continenti. Alla digital transformation in chiave business si affianca un puntuale programma di incoming di operatori realizzato da Veronafiere-Vinitaly sia con la propria rete di delegati in 60 paesi, sia in collaborazione con ICE-Agenzia. L’obiettivo è di facilitare l’incontro a Verona tra la domanda e l’offerta internazionale negli stand e attraverso il servizio offerto di matching con le aziende per degustazioni nella logica del “Taste&Buy”.

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