giovedì, Marzo 28, 2024
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Il Made in Italy è la nostra forza, valorizzarlo per noi è essenziale

Intervento di Carlo Calenda, Vice Ministro allo Sviluppo Economico
Per vincere la sfida della globalizzazione, l’Italia deve cogliere in pieno le opportunità offerte dai mercati mondiali. Grazie all’eccellenza dei suoi prodotti il Paese può essere un attore globale e giocare un ruolo da protagonista all’interno del nuovo contesto economico internazionale. Puntare sull’internazionalizzazione del sistema produttivo nazionale è un obiettivo centrale delle politiche del Governo. Lo conferma il Piano straordinario Made in Italy  2015  – di eccezionale portata per ammontare delle risorse impiegate e per valenza strategica delle misure da attuare – che  si pone l’obiettivo di rilanciare i nostri prodotti puntando su incremento dell’export e attrazione degli investimenti esteri, facendo leva sulle potenzialità del nostro sistema produttivo e sulle opportunità offerte dall’evoluzione dello scenario internazionale, per incrementare le nostre quote sul commercio mondiale e andare alla conquista di nuovi mercati, anche con le nostre PMI.

L’export italiano va già molto bene e negli ultimi tre anni abbiamo registrato progressi importanti, ma, nonostante questo, esiste un potenziale ancora inespresso. Le aziende che esportano in maniera stabile e strutturata sono circa 14.500, mentre ce ne sono altre 70.000 con tutte le caratteristiche idonee per internazionalizzarsi. Se si riuscisse ad aiutare almeno una parte di questo gruppo di imprese ad andare sui mercati esteri, avremmo un’Italia molto più indipendente dalla domanda interna. Per raggiungere questo obiettivo, abbiamo varato il Piano Straordinario, impegnando 260 milioni di euro per il 2015:  questo impegno finanziario continuerà anche nei prossimi due anni. Ad oggi, abbiamo già messo in campo diverse iniziative. Tra queste, una delle prime azioni è stata quella di entrare in contatto direttamente sul territorio con un Roadshow per l’internazionalizzazione per le aziende in ogni provincia d’Italia, per presentare loro i servizi offerti dal Sistema Paese, e  in particolare da Ice, Sace e Simest, e per mettere in contatto ognuna di loro con un account. Inoltre, abbiamo deciso di puntare sui principali 35 eventi fieristici italiani, con un rilancio e un potenziamento della loro capacità di penetrazione sui mercati internazionali, a partire da un aumento significativo del numero di buyer stranieri. Sono state stabilite chiare regole d’ingaggio: le manifestazioni devono essere leader nel settore, non devono essere in concorrenza tra loro e quando si propongono all’estero devono farlo sinergicamente.

Riguardo alle PMI, infine,  vogliamo risolvere il problema di incrementare il volume dell’export delle imprese esportatrici ed aumentarne il numero complessivo, trasformando le aziende potenzialmente esportatrici in esportatrici abituali. Per questo nel Piano straordinario abbiamo previsto i Voucher per Temporary Export Manager, finalizzati all’acquisizione di competenze specifiche, indispensabili alle PMI per elevare il loro livello di competitività e integrarsi con successo nelle catene globali del valore.

 

Carlo Calenda, classe 1973, romano, laureato in giurisprudenza con indirizzo diritto internazionale, è viceministro dello Sviluppo Economico (MISE). Come Direttore dell’Area Strategica Affari Internazionali di Confindustria, ha lavorato sui principali dossier relativi al commercio e agli investimenti internazionali, accompagnando numerose delegazioni di imprenditori all’estero e sviluppando azioni di penetrazione economica nei principali mercati mondiali.
È stato responsabile marketing di prodotto e programmazione per Sky Italia, responsabile relazioni con le istituzioni finanziarie e Customer Relationship Management della Ferrari. Entrato in politica con Scelta Civica, oggi è impegnato nel sostenere il nostro Made in Italy.

 
Made in Italy is Our Strength: It’s Vital We Make the Most of It
Speech by Carlo Calenda, Deputy Minister for Economic Development
To overcome the challenge of globalisation, Italy must seize with both hands the opportunities offered by world markets. Thanks to the excellence of its products, our nation can be a global player and fill a leading role in the new international economic framework. Aiming to internationalise the country’s system of production is a key objective of the Government’s policies. Evidence of this is the Special Plan Made in Italy 2015 – exceptionally far-reaching in terms of the resources committed to it and the strategic value of actions to be taken – which has the objective of relaunching our products. Its aim is to increase exports and attract foreign investment, using the capabilities of our system of production and the opportunities presented by changes in the international context as leverage to increase our share of world trade and move on to conquer new markets, with our SMEs, too. Italian exports are doing well now and have made significant progress over the last three years.

Nevertheless, there is still unutilised potential. There are about 14,500 businesses exporting in a stable and structured way, whilst there are another 70,000 which have all the characteristics to enable them to go international. If we manage to help even some of the companies in this group to move into foreign markets, we would have an Italy much less dependent on internal demand. To achieve this objective, we have launched this Special Plan, allocating 260 million Euros to it for 2015: this financial commitment will also continue for the following two years. To date, we have already set in motion various initiatives.

One of the first of these actions has been to make face-to-face contact across the country via a Roadshow on internationalisation for businesses in every province of Italy, to introduce to them the services offered at national level, and especially by Ice (the Italian Trade Agency), Sace (insurers for international business) and Simest (support for investment abroad), and to put each person in contact with an account officer. In addition, we have decided to target the 35 principal Italian trade fairs, with a relaunch, and enhancing their ability to penetrate international markets by a significant increase in the number of foreign buyers.

Clear rules of engagement have been established: the shows must be leaders in their sector, they must not be in competition with each other and when they are seeking overseas business they must do so synergistically.

Finally, regarding SMEs we want to boost the volume of exports by export companies and increase the overall number by transforming potential export businesses into frequent exporters. We have set up a voucher system for Temporary Export Managers, aimed at acquiring specific competencies, which will be indispensable to SMEs in elevating their level of competitiveness and successfully integrating in global value chains.

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