venerdì, Marzo 29, 2024
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La Cina punta sulla logistica

La National Development and Reform Commission cinese ha recentemente pubblicato il piano nazionale sulla distribuzione e costruzione di hub logistici, con il quale il Governo si pone l’obiettivo di migliorare l’efficienza della rete logistica nazionale, concentrando il traffico sulle arterie principali e promuovendo lo smistamento e la consegna finale delle merci attraverso una capillarizzazione dei canali di trasporto a livello locale.
Gli hub logistici di rilevanza nazionale sono stati suddivisi in sei categorie: interportuali, portuali, aeroportuali, di produzione e servizi, commerciali e frontalieri. Si punta allo sviluppo di dieci maggiori tratte ferroviarie commerciali nazionali, con 127 città selezionate in cui è prevista la prossima costruzione di 212 hub logistici (41 interportuali, 30 portuali, 23 aeroportuali, 47 di produzione e servizi, 55 commerciali e 16 frontalieri). L’obiettivo di breve periodo del Governo cinese è quello di garantire l’attivazione di circa 30 hub logistici di livello nazionale entro il 2020 e di arrivare a contarne 150 entro il 2025.
Lo sviluppo di questi centri individuati dal Governo dovrà contribuire alla crescita economica di specifiche aree geografiche del Paese. In tale quadro, entro il 2025 dovranno essere costruite 20 zone economiche a tema logistico e realizzati 30 hub logistici incentrati “su un sistema di gestione razionale e efficace delle risorse disponibili, su un insieme di piattaforme di scambio e sul perfezionamento della catena delle forniture”. Infine, sempre entro il 2025, la Cina si propone di potenziare il servizio di consegne “express” verso le più importanti destinazioni internazionali.
Sul piano della gestione è prevista la costituzione entro il 2020 di dieci aziende specializzate nella costruzione e operatività di hub logistici di livello nazionale e l’istituzione di un’apposita federazione di settore. Per quanto riguarda tecnologie di logistica e trasporto intelligente, con il documento le autorità cinesi stabiliscono che la Cina promuoverà la costruzione di infrastrutture logistiche ipermoderne, come porti completamente automatizzati, sistemi di immagazzinaggio intelligenti ed ecosostenibili, tecniche di documentazione completamente informatizzate e infrastrutture di trasporto intermodale intelligenti.
Il piano stabilisce infine che entro il 2020 vengano costruite da cinque a dieci reti logistiche internazionali “in grado di raggiungere le maggiori economie del mondo”, armonizzando gli standard nazionali a quelli internazionali. Pechino si propone esplicitamente di rafforzare i collegamenti ferroviari tra gli hub nazionali e l’Europa, nonché “la collaborazione strategica con i nodi logistici all’estero” e di collegare i porti marittimi e fluviali della Cina ai principali aeroporti e ai porti marittimi mondiali, in modo da raggiungere un numero maggiore di destinazioni.

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