giovedì, Marzo 28, 2024
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La terza Giornata Mondiale delle Fiere, celebrata ieri in 85 Paesi, si è conclusa con grande successo

“La forza delle fiere italiane”, l’evento organizzato per l’occasione da AEFI-Associazione Esposizioni e Fiere Italiane – presso la Sala del Tempio di Adriano della Camera di Commercio di Roma – dopo la mattinata dedicata agli interventi istituzionali è proseguita con due tavole rotonde che hanno animato la seconda parte della giornata. Gli appuntamenti pomeridiani hanno posto particolare enfasi sulle fiere quale luogo di incontro e confronto e polo di lancio per la creatività e il talento.
Il pomeriggio si è aperto con l’intervento di Loredana Sarti, Segretario generale di AEFI, che ha illustrato il progetto sviluppato dall’Associazione per interpretare i messaggi lanciati da UFI-The Global Association of the Exhibition Industry per questa terza Giornata Mondiale delle Fiere e sintetizzati nelle parole advocay e talent.
“Quest’anno ci siamo impegnati per evidenziare il ruolo delle fiere italiane non solo come motore di sviluppo per l’economia, ma anche come luogo in cui incontrare la creatività italiana, riconosciuta ed apprezzata nel mondo e momento per mettere in luce i nuovi talenti di questa creatività” – ha sottolineato il Segretario generale di AEFI.
Un video storytelling ha presentato le fiere italiane come momento di incontro tra idee innovative e aziende interessate a nuove proposte, ma anche come luogo in cui le persone sono il fulcro dell’attività in quanto rappresentano dei talenti, oppure li sviluppano e li presentano in fiera. Le persone in fiera si incontrano, si aggiornano e si confrontano, concretizzano rapporti commerciali, ma anche in fiera lavorano, contribuendo a creare e gestire manifestazioni.
“Abbiamo lavorato sui concetti di Talents in Exhibitions e Exhibitions of Talents – ha sottolineato Loredana Sarti – realizzando anche una serie di video che potessero raccontare i talenti creativi o imprenditoriali e le prospettive di sviluppo offerte dalle fiere che rappresentano un vero moltiplicatore di opportunità e una vetrina di lancio ideale per nuove creatività”.
Particolarmente interessante l’opinione degli operatori stranieri – provenienti da Brasile, EAU, India, Russia, Regno Unito, grazie al supporto dell’Agenzia ICE – che hanno raccontato le proprie esperienze e le attività che sviluppano per far emergere e offrire opportunità ai giovani talenti. Grande apprezzamento è stato espresso per la creatività italiana e per il nostro modello fieristico sempre più orientato all’organizzazione diretta degli eventi da parte dei quartieri.
Vivace e stimolante il dibattito tra alcuni testimonial il cui talento creativo e/o imprenditoriale ha avuto un beneficio ed è stato lanciato dalla partecipazione a eventi fieristici italiani (Giovanna Musumeci, Collaboratrice Concorso nazionale “Carlo Pozzi – L’arte del gelato in passerella”; Bianca Guscelli, Product Manager and CEO Brandimarte) e il punto di vista e le specificità delle fiere che lanciano questi talenti (Donatella Chiodo, Presidente Mostra d’Oltremare; Giuseppe Oliviero, Consigliere Delegato Mostra d’Oltremare; Fausto Bortolot, Presidente Mostra Internazionale del Gelato Artigianale di Longarone).
La giornata si è conclusa con la tavola rotonda “Giovani, progettualità e futuro” con importanti contributi di rappresentanti del mondo accademico sul ruolo delle fiere nella creazione di un futuro per giovani: Guido Fabiani, Professore emerito, Università Roma Tre; Raffaele Cercola, Professore di marketing strategico, Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli; Francesca Golfetto, Professore di marketing strategico, Università Bocconi; Edoardo Staiti, Professore di marketing, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano; Giovanna Cassese, Presidente ISIA Faenza; Enrica Baccini, Responsabile Area Studi e Sviluppo, Fondazione Fiera Milano; Sara Bullini, Curatore Master Touch Fair Architecture & Exhibit Space, Università IUAV di Venezia.
Dal confronto sono emersi diversi temi e spunti di riflessione come la sempre maggiore necessità di integrazione di competenze perché, in campo fieristico, la creatività non riguarda solo il prodotto esposto ma anche il concept dell’evento, la presentazione e l’allestimento. E’ poi fondamentale mettere a sistema la conoscenza, creare maggiore sinergia tra formazione e impresa e in questo le fiere hanno un ruolo strategico.
Per AEFI, la Giornata Mondiale delle Fiere 2018 ha rappresentato un punto di partenza per l’avvio di nuove attività, con l’obiettivo di contribuire a stimolare e a supportare la comunità accademica a sviluppare il futuro dei giovani.
Il Presidente di AEFI, Ettore Riello, in chiusura dei lavori ha richiamato ancora una volta l’attenzione delle istituzioni alle Fiere quale strumento di politica industriale “Le nostre fiere che generano un fatturato importante e danno origine al 50% dell’export delle imprese italiane che vi partecipano, sono un vero volano per la nostra economia e dovrebbero essere considerate un investimento per il Paese. Auspico che gli enti pubblici continuino a supportarle e che il nuovo Governo comprenda il reale valore delle fiere sostenendole con una tassazione fiscale adeguata in materia di IMU”.

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