sabato, Aprile 20, 2024
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Uk, prima meta per gli spumanti italiani

Il mercato britannico è uno dei più importanti per i vini italiani, rappresenta il primo Paese di destinazione degli spumanti (30% del totale export) e il terzo, dopo Usa e Germania, per i vini confezionati (9% del totale). Uno sbocco fondamentale, da cui transitano volumi importanti per Paesi diversi, ma anche una meta sempre più complessa, dove la competizione è altissima, l’incertezza sui rapporti commerciali tra Londra e Bruxelles post Brexit non fa che avvicinare la Gran Bretagna ai Paesi del Commonwealth, e la crescita della produzione interna comincia a farsi rilevante, visto che Inghilterra e Galles, nel 2018, hanno toccato i 15,6 milioni di bottiglie, polverizzando il precedente record del 2014 (6,3 milioni di bottiglie).
Il Belpaese però non può permettersi passi indietro, perché il fatturato dei vini italiani in Uk, come ricorda l’ultima analisi Ismea (http://www.ismeamercati.it), ha raggiunto gli 827 milioni di euro nel 2018 (+1,9% sul 2017 e +79% sul 2009), pari al 13% delle esportazioni totali di vino italiano. Segmentando il dato in termini territoriali, emerge invece che l’80% delle esportazioni di vini confezionati destinati al mercato britannico proviene da 5 regioni: Veneto, Piemonte, Trentino Alto Adige, Toscana e Lombardia.
In termini di tipologia, gli acquisti dall’Italia di vini confezionati rappresentano il 44% del totale importato dal Regno Unito per 365 milioni di euro nel 2018, in calo del 2,3% rispetto al 2017 e del 7,6% al 2009, e a livello regionale la terza posizione è confermata per il Piemonte (87 milioni di euro, il 14% delle spedizioni complessive), Trentino Alto Adige (47 milioni di euro, 11%) e Lombardia (23 milioni di euro, 11%), mentre risulta il quarto acquirente del Veneto (110 milioni di euro, 9%) e il quinto della Toscana (40 milioni di euro, 5%).
Una posizione dominante è invece quella dei vini spumanti, trainati dal Prosecco, con una quota delle spedizioni oltre Manica superiore al 50%, che fa del Regno Unito il primo mercato di destinazione degli spumanti italiani: rappresenta poco meno di un terzo (30%) del fatturato nazionale all’export precedendo Usa e Germania. Veneto e Piemonte, rispettivamente con un giro d’affari legato alle bollicine di 306 e 76 milioni di euro, sono i principali esportatori di vini spumanti verso il Regno Unito con una quota rispettivamente del 75% e 18%.

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