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Expo, siglato il Manifesto per il Made in Italy: 10 punti per rilanciare l’Italia

Expo Milano 2015 ha dato una grande visibilità all’Italia nel mondo e ora è arrivato il momento di decidere le strategie perché il Made in Italy diventi un brand sempre più forte
Promuovere all’estero una visione dell’“Impresa-Italia”, creare sinergia e investire in formazione. Ecco l’anima del “Manifesto per il Made in Italy” lanciato in Expo. Frutto della ricerca condotta da Sanpellegrino su oltre 450 aziende del territorio – e promosso in collaborazione con Fondazione Altagamma – il documento vuole rilanciare il ruolo del Paese dopo l’Esposizione. Secondo il 33% degli imprenditori intervistati, il Made in Italy è centrale nell’identità culturale e rappresenta un patrimonio di conoscenze da difendere. Punti deboli su cui lavorare sono invece la modesta competitività in ricerca e innovazione e la difficoltà di aprirsi al cambiamento.Partendo dall’esperienza di Expo, il Manifesto punta a delineare le linee programmatiche future che abbiano il Made in Italy quale elemento fondante dello sviluppo del Sistema-Italia e rappresenta il lascito dell’imprenditoria italiana alla responsabilità della politica. Il documento affronta criticità e punti di forza del Made in Italy in tutti i suoi aspetti: dall’economia, all’approccio culturale, fino ai provvedimenti di natura politica e sviluppo strategico. Emerge che, per creare ancora più valore attorno al Made in Italy, sono indispensabili una visione d’insieme che collochi sui mercati internazionali non una singola impresa ma l’intera Impresa-Italia; più investimenti in formazione per ridurre il disallineamento esistente tra le richieste delle imprese e l’offerta di competenze esistente; incrociare la politica estera con quella dell’internazionalizzazione delle imprese; internazionalizzare il sistema bancario italiano per attenuare il peso della dimensione finanziaria nella globalizzazione e nelle politiche degli scambi e degli investimenti.  Il documento è stato ufficialmente consegnato in rappresentanza del Governo a Ivan Scalfarotto, Sottosegretario di Stato al Ministero delle Riforme costituzionali e Rapporti con il Parlamento, che sull’iniziativa ha dichiarato: “Permettere alle nostre aziende di operare e accedere con semplicità ai mercati internazionali è importante per l’economia del nostro paese. Il Governo ha stanziato 260 milioni di euro nel “Piano straordinario 2015 per la promozione del Made in Italy” per intervenire sull’export e l’attrazione degli investimenti, valorizzare l’immagine dell’Italia nel mondo, permettere di ampliare il numero delle piccole imprese che operano nel mercato globale, difendere i prodotti italiani”. Tra i firmatari alcuni degli imprenditori appartenenti ai settori emblema del Made in Italy quali Stefano Agostini, Presidente e AD del Gruppo Sanpellegrino, Andrea Illy, Presidente IllyCaffe; Lamberto Tacoli, Presidente e AD di CRN-Yacht-Ferretti Group e Presidente di Nautica Italiana; Antonella Nonino, AD di Nonino Distillatori; Roberto Gavazzi, AD di Boffi e di De Padova; Massimiliano Giansanti, Vicepresidente di Confagricoltura; Giorgio Merletti, Presidente di Confartigianato.

 
‘Made in Italy Manifesto’ Signed at the Expo: 10 Points to Relaunch Italy
Expo Milan 2015 has given Italy great worldwide visibility and the time has now come to select strategies to ensure that Italian products gain increasing strength
Promote a vision of Italian Companies abroad, create a synergy and invest in training. This is the crux of the “Made in Italy Manifesto” launched at the Expo. Fruit of the research carried out by Sanpellegrino on over 450 companies and jointly promoted with the Altagamma Foundation – the document aims to relaunch the country’s role following the exhibition. According to 3% of the entrepreneurs questioned, Italian products are central to cultural identity and represent a wealth of knowledge that should be protected. Weaknesses to be improved upon include low competitiveness in the research and innovation fields and difficulty embracing change. Building on Expo experience, the Manifesto aims to outline future programmatic guidelines that have Italian products as founding element of the Italy-System and is the legacy of Italian business to political responsibility. The document addresses all aspects of the critical points and strengths of Italian products: from economics, cultural approach to political provisions and strategic development. What emerges is that, in order to create even greater value around Italian products, an overall vision is required that places not only one company on the international markets but the entire Italian industry; more investment in training is needed to reduce the mismatch between business needs and the existing skills on offer; crossing of foreign policy with business internationalization policy; internalization of the Italian banking system in order to alleviate the burden of the financial dimension in globalisation and in trade and investment policies. The document was officially delivered on behalf of the Government to Ivan Scalfarotto, State Under Secretary at the Ministry of Constitutional Reform and Parliamentary Relations, who stated the following on the initiative: “Allowing our companies to operate and easily access international markets is important for our country’s economy. The Government has allocated €260 million to the “Extraordinary 2015 Plan for the promotion of Italian products”, to intervene on exports and attract investment, promote Italy’s image of Italy throughout the world, increase the number of small companies operating in the global market and defend Italian products”.  Those signing included entrepreneurs from emblematic ‘Made in Italy’ sectors, including Stefano Agostini, President and CEO of the Sanpellegrino Group, Andrea Illy, President of IllyCaffe; Lamberto Tacoli, President and CEO of CRN-Yacht-Ferretti-Group and President of Italian Nautica; Antonella Nonino, CEO of Nonino Distillatori; Roberto Gavazzi, CEO of Boffi and of De Padova; Massimiliano Giansanti, Vice President of Confagricoltura; Giorgio Merletti, President of Confartigianato.

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