21 febbraio, in Brasile la “Giornata dell’Immigrante italiano”

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La data ricorda il giorno del 1874 nel quale il primo gruppo di 386 lavoratori italiani con le loro famiglie giunse nel paese americano a bordo del vapore Sofia, così come riportato nel Libro Agenda edizione 2024
Realizzato in collaborazione con la Camera di Commercio di São Paulo e l’Associazione di Amicizia Italia-Brasile – media partner Aise, l’edizione 2024 del Libro Agenda dedicato alle eccellenze Italiane,
celebra anche il 150º anniversario dell’emigrazione italiana in Brasile dedicato alla grande epopea della presenza italiana nel corso di un secolo e mezzo della storia del grande Paese sudamericano.

La Terra Promessa

“Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, milioni di italiani lasciarono il loro Paese in cerca di un futuro migliore; questo evento è noto come la “grande emigrazione” ed è stato il fenomeno sociale più significativo nella storia dell’Italia unitaria. Il Brasile è il Paese in cui questo fenomeno ha avuto inizio per primo e forse dove ha trovato le condizioni più favorevoli per svilupparsi, in termini di quantità e qualità. Con oltre 30 milioni di italo-brasiliani, rappresenta un record assoluto difficile da eguagliare per altre grandi migrazioni a livello mondiale.

Da Napoli e Genova, sempre più spesso, partivano piroscafi carichi di persone e speranze. In poco tempo, gli italiani in Brasile superarono il milione. Il fascino del grande Paese sudamericano era irresistibile. Matilde Serao, sul quotidiano “Il Mattino”, pubblicò un editoriale dal titolo “Paradiso Terrestre” e un’inchiesta a puntate intitolata “La Terra Promessa”. Nel suo incipit, si leggeva: “In Brasile c’è spazio in abbondanza per chiunque desideri guadagnarsi la fortuna”. In breve, oltre l’Atlantico, si delineava un mondo favoloso che accendeva sogni e li trasformava in speranze”.
On.le Fabio Porta, deputato eletto all’estero