venerdì, Aprile 26, 2024
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Conclusa con successo la 27.a Convention Mondiale delle CCIE a Verona

Si è conclusa ieri a Verona la XXVII Convention mondiale delle Camere di Commercio Italiane all’Estero (CCIE) organizzata dalla Camera di Commercio di Verona e da Assocamerestero in collaborazione con Unioncamere cui hanno partecipato 170 delegati esteri, tra presidenti, segretari generali e membri dei consigli delle CCIE, oltre 300 imprese ed esponenti delle Istituzioni e del mondo economico, locali e nazionali.
Il presidente di Assocamerestero, Gian Domenico Auricchio ha espresso la sua soddisfazione: “Le Camere Italiane all’Estero nascono da comunità d’affari fatte da imprenditori italiani e italo esteri che hanno consentito il radicamento di professionalità e prodotti italiani anche in mercati non sempre facilmente accessibili. Con i nostri progetti speciali intendiamo ancora una volta porci al servizio di tutte quelle imprese che operano dai mercati più tradizionali a quelli più innovativi per crescere al meglio anche sulle piazze internazionali. A tal proposito abbiamo attivato diversi progetti speciali e puntiamo a promuovere le eccellenze del Made in Italy con gli strumenti più adeguati ad un mondo sempre più interconnesso”.
Progetti come  “True Italian Taste” che è finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico in collaborazione con l’Agenzia ICE e coordinato proprio da Assocamerestero, per il quale partecipano ben 21 Camere di commercio italiane all’estero, di cui 12 in Europa (Bruxelles, Lione, Marsiglia, Nizza, Francoforte, Monaco, Lussemburgo, Amsterdam, Londra, Barcellona, Madrid, Zurigo) e 9 Camere di USA, Canada e Messico. Oltre a promuovere il prodotto agroalimentare italiano autentico e l’aumento della consapevolezza e consumo del vero “Made in Italy”, contrastando il fenomeno dell’“Italian Sounding” che alimenta un giro d’affari di circa 90 miliardi di euro annui, togliendo alle aziende italiane il fatturato e la possibilità di aumentare il loro giro d’affari.
Ad oggi, nell’ambito del Progetto, sono stati realizzati in Italia 9 incoming buyers tra imprese del comparto agroalimentare e buyer esteri per un totale di 2.970 appuntamenti, 119 buyer e 848 imprese coinvolti. Ancora, sono stati organizzati 4 Educational Tour che hanno visto la partecipazione di 36 influencer esteri selezionati in percorsi gastronomici e di formazione ad hoc alla scoperta dell’autentico Made in Italy alimentare dei territori italiani per un totale di 16 Consorzi DOP, 5 Consorzi IGP, 4 Consorzi DOC, 5 Consorzi DOCG, 1 specialità STG coinvolti.
All’estero invece si sono realizzate 39 masterclass di formazione con 1.100 aderenti e 155 eventi (di cui 9 Pizza Night e 9 Authentic Italian Table) per un totale di 430.000 partecipanti. Infine, sono stati coinvolti complessivamente 1.900 influencer. Entro l’anno il Progetto sarà esteso anche alle CCIE asiatiche e vedrà per il biennio 2019-2020 altrettante azioni di promozione in Italia e nel mondo.
Altro progetto importante, “Start-up innovative”, per sostenere i  processi di internazionalizzazione di start up selezionate, accompagnate nella loro prima proiezione internazionale dal sistema camerale italiano all’estero.
In generale, sono emerse le buone pratiche di spesa delle CCIE, con il 72% impiegata in attività volte a facilitare i contatti d’affari, seguito dalle attività di formazione diretta alle PMI (11%) e dalle attività di assistenza e consulenza alle PMI (10%).
La scelta di contestualizzare la Convention a Verona si è focalizzata sulla centralità che la città riveste a livello economico e internazionale. Quinta provincia per interscambio commerciale in Italia, Verona rappresenta la cornice ideale per l’appuntamento. Si tratta della decima provincia italiana per export; nel 2017 ha esportato prodotti e servizi per 11,1 miliardi di euro e vanta numerosi primati in diversi comparti: prima provincia italiana per export di vino e marmo, terza per l’agroalimentare, per l’ortofrutta e per le cisterne e i radiatori, sesta per le calzature. La vocazione ai mercati stranieri è originata dalla fortunata collocazione geografica all’incrocio tra i corridoi europei 1 e 5 e si è sviluppata con l’intuizione e capacità di numerosi piccoli e medi imprenditori. Un contributo importante alla crescita della città è arrivato anche dal turismo grazie al quale Verona e il suo territorio vivono un momento di forte fermento. Uno sviluppo da primato, la città è infatti la quinta provincia italiana per presenze turistiche e la quarta per presenze straniere.
Il segretario generale della Camera di Commercio di Verona, Cesare Veneri, ha accentuato il ruolo delle CCIE : “Le Camere italiane all’estero nascono da comunità d’affari fatte da imprenditori italiani che hanno consentito il radicamento di professionalità e prodotti italiani anche in mercati non sempre facilmente accessibili. Per questo, il 46% delle aziende italiane che opera con l’estero si appoggia alle CCIE, un dato eclatante sull’importanza che rivestono per l’economia italiana. Il vantaggio di Convention di questo tipo è che pur essendo internazionali abbattono la barriera linguistica: un ostacolo non da poco per le piccole e micro imprese che affrontano i mercati esteri. Il sistema camerale all’estero è quindi fondamentale perché rappresenta un facile accesso ai mercati stranieri, anche i più lontani per normativa e cultura».
La XXVII Convention Mondiale delle Camere di Commercio italiane all’estero si è conclusa con oltre 1.000 incontri B2B. Il prossimo appuntamento si svolgerà nella città di Treviso.
 

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