sabato, Maggio 4, 2024
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“Fuga dei cervelli” una discussione aperta, di Giuseppe Tripoli

Dal 2015 ad oggi sono 50mila i giovani che ogni anno cercano all’estero ciò che non trovano in Italia. Eppure della fuga dei cervelli non si parla mai nonostante ogni anno l’Italia perda 14 miliardi di investimenti in istruzione, come emerge da uno studio realizzato dalla London School of Economics e curato dal professor Brunello Rosa presidente di Talented Italians In the UK (TIUK), l’associazione che premia gli italiani che si sono distinti nelle loro carriere lavorando nel Regno Unito.
Lì c’è scritto chiaramente che il nostro Paese è un “esportatore netto” di risorse ad alto valore intellettuale perché perdiamo professionisti e ricercatori senza riuscire a compensare il disavanzo attirando nuovi talenti dall’estero.
Il problema non è come incentivare i giovani talentuosi italiani a rimanere ma attrarre giovani professionisti stranieri o richiamare i nostri dall’estero ed evitare che se ne vadano una seconda volta.

La tassazione ridotta riservata a chi rimpatria è sicuramente un dispositivo efficace ma purtroppo, è dimostrato, funziona solo all’inizio. Alla fine una buona fetta di rimpatriati quando incappa di nuovo nei meccanismi farraginosi del lavoro e della burocrazia italiana decide di fare di nuovo le valige, e questa volta per sempre.
Cosa fare? La discussione è aperta, a partire dalle proposte formulate dallo studio di Londra.

Giuseppe Tripoli
Segretario generale di Unioncamere

 

 

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