Sono 15 i Paesi prioritari del nuovo piano per il made in Italy, dove moda, tessile e comparti hi-tech figurano come i settori che riceveranno più risorse. A entrare nel vivo degli stanziamenti previsti è Il Sole 24 Ore, a cui Michele Geraci, sottosegretario del Ministero dello Sviluppo, ha anticipato i dettagli del “programma promozionale che conta nel complesso 183,5 milioni, di cui 14o di risorse straordinarie e il resto di fondi ordinari”. In totale, si legge sul quotidiano economico, sono previsti 7,9 milioni di euro in più rispetto al 2018.
“Sulle linee guida del piano, contenute nel decreto interministeriale alla firma della Corte dei Conti – ha spiegato Geraci -, si innesta il riparto delle risorse che abbiamo calibrato su nuove priorità. I Paesi “core” sono i cosiddetti mercati tradizionali, più maturi, dove dobbiamo consolidare le esportazioni, come Usa, Francia, Germania e Uk (e altri Paesi europei) e dove i tassi di crescita saranno interessanti, ma pur sempre a cifre singole; dall’altra parte ci sono i Paesi satellite, dalle grandissime potenzialità di crescita, come India, Cina, Giappone, Corea del Sud, Vietnam, Indonesia e anche Birmania”.
Per gli Usa il budget promozionale, rispetto al 2018, sale da 21 a 26 milioni di euro, per la Cina da 11 a circa 17, per il Giappone da 6,5 a oltre 9, per la Russia da 3,5 a quasi 9, per il Regno Unito (anche in vista della Brexit) da 3 a 5, per la Corea del Sud da o,8 a 2,4. Sale notevolmente l’India, da o,7 milioni a oltre 3 milioni. Nella ‘top 15’ dei Paesi di destinazione ci sono anche Francia, Emirati Arabi, Canada, Polonia, Messico, Paesi Bassi, Turchia e la Germania, unico Paese della lista con risorse leggermente in calo (da circa 4 milioni a 3,5).
I pilastri promozionali per l’azione, individuati dall’agenzia Ice, sono quattro: digitale e marketplace, tecnologia e startup, focus sulle piccole imprese, food & beverage.
Quanto ai settori prioritari, riferisce sempre Il Sole 24 Ore, si evidenzia l’aumento del budget promozionale riservato a tessile abbigliamento e sistema moda. “Nel primo caso – si legge sul quotidiano italiano – si passa da circa 12 a 16 milioni, nel secondo da poco meno di 7 a 10”. La spinta sarà su tecnologia avanzata, biotech, nanotecnologie (da 7 a 16 milioni) e sul food and beverage, “che tra prodotti agroalimentari e vino salirà da circa 36 a 40 milioni”.
Michele Geraci è un economista, attualmente Sottosegretario di Stato per il Ministero dello Sviluppo Economico italiano, responsabile del commercio internazionale e degli investimenti esteri, nominato nel giugno 2018 nel governo Conte. Precedentemente, Geraci ha ricoperto i ruoli di professore di finanza, esperto di economia cinese, Investment Banker e ingegnere elettronico.
Made in Italy: Geraci, sottosegretario del MISE, ha anticipato i dettagli del “programma promozionale”
