sabato, Aprile 27, 2024
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Natale: non solo web, +26% spesa dal contadino

Non solo web, con il Covid volano anche gli acquisti di Natale diretti dal contadino in crescita del 26% nel 2020, trainati da una nuova sensibilità degli italiani verso i cibi salutari ma anche dalla volontà di recuperare un contatto diretto con chi coltiva i prodotti che portano in tavola, nonostante le limitazioni imposte dalla pandemia. E’ quando emerge da un’indagine Coldiretti/Ixe’ che rivela una vera e propria svolta green nei consumi per effetto della tendenza delle persone a compensare il maggiore tempo trascorso in casa con un’alimentazione più sana ma anche per prodotti originali e gustosi da regalare a parenti e amici. Una opportunità colta anche per le festività di Natale e Capodanno con la possibilità di condividere i menu con due commensali non conviventi o i minori di 14 anni che potranno spostarsi sempre per raggiungere i familiari, prevista dall’entrata in vigore del nuovo decreto.
La spesa media nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica è così passata nel 2020 da 27 euro a 34 euro, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’, arrivando a rappresentare oltre un terzo della spesa alimentare totale tra coloro che frequentano i farmers market. A spingere la spesa dall’agricoltore è soprattutto la possibilità di trovare prodotti stagionali, a km zero e di qualità, ma anche perché per l’enogastronomia l’84% degli italiani preferisce fare acquisti di persona direttamente dal produttore poiché ciò garantisce maggiore attenzione nella selezione e anche un servizio di consulenza rispetto al web, secondo un’analisi Coldiretti.
Un risultato reso possibile dal fatto che l’Italia è l’unico Paese al mondo che può contare su una unica rete organizzata che mette a disposizione delle famiglie circa 1200 mercati contadini a livello nazionale sia all’aperto che al chiuso con una varietà di prodotti che vanno dalla frutta alla verdura di stagione, dal pesce alla carne, dall’olio al vino, dal pane alla pizza, dai formaggi fino ai fiori.
Nei mercati dei contadini di Campagna Amica è possibile anche trovare specialità del passato a rischio di estinzione che sono state salvate grazie all’importante azione di recupero degli agricoltori e che non trovano spazi nei normali canali di vendita dove prevalgono rigidi criteri dettati dalla necessità di standardizzazione e di grandi quantità offerte.
Il boom della spesa nei mercati contadini non compensa però le difficoltà causate dalla pandemia alle aziende agricole, a causa soprattutto del crollo delle attività di bar, trattorie, ristoranti e pizzerie, oltre che degli agriturismi. Il risultato è una perdita di fatturato di oltre 9,6 miliardi per i mancati acquisti in cibi e bevande nel 2020, dal vino alla birra, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco. In alcuni settori come quello ittico e vitivinicolo la ristorazione rappresenta addirittura il principale canale di commercializzazione.
Dinanzi a tale situazione molti mercati, aziende agricole e agriturismi si sono attrezzati per individuare nuove soluzioni e superare le difficoltà logistiche e organizzative dei canali consueti, sperimentando forme alternative come il take away, il delivery per le mense degli uffici, le consegne dei pasti a domicilio.

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