Portale unico per gli italiani all’estero: gli emendamenti presentati in Commissione Esteri

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Quattro gli emendamenti presentati alla proposta di legge “Istituzione del Portale unico telematico per gli italiani all’estero” a prima firma Federica Onori, deputata di Azione eletta in Europa.
A comunicarlo è stato il Presidente della Commissione Affari Esteri della Camera Giulio Tremonti nella seduta di ieri pomeriggio, alla presenza della sottosegretaria Tripodi.
Alla luce dei testi presentati, il relatore del provvedimento, Simone Billi (Lega), ha proposto il rinvio dell’esame per “approfondire taluni profili delle proposte emendative presentate”. Proposta su cui ha convenuto anche Onori.
Con il Portale si vuole “racchiudere in un unico contenitore virtuale tutte le informazioni di fondamentale utilità per gli italiani all’estero, come richiesto in appositi atti di indirizzo approvati nella scorsa legislatura”, aveva spiegato Onori nella seduta del 14 febbraio scorso.
E proprio la deputata, prima firmataria della legge, ha presentato un emendamento per precisare: “Il Portale è finalizzato a racchiudere in un unico contenitore virtuale tutte le informazioni di maggiore utilità oltre che coordinare i flussi informativi, migliorare e semplificare gli strumenti di comunicazione a favore dei soggetti indicati al primo periodo, anche attraverso l’armonizzazione della rete dei terminali dello Stato all’estero e lo sviluppo di standard comunicativi omogenei, garantendo l’interoperabilità tra le diverse piattaforme di informazione esistenti”.
Di Sanzo e Porta (Pd), invece, con la loro proposta emendativa chiedono che il portale contenga sia “informazioni relative alla normativa fiscale” che “informazioni riguardanti gli organismi di rappresentanza degli italiani all’estero (Comites e CGIE), con le relative modalità di elezione”.
Porta, con un altro emendamento, chiede di aggiungere alla legge che il Portale contenga “uno spazio dedicato a riunioni online riservate ai membri di Comites e CGIE e ad eventuali ospiti. Tale spazio deve garantire la fruibilità dell’interconnessione tecnologica tra un numero elevato di partecipanti, anche attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie”.
Con l’ultimo emendamento, sempre Di Sanzo e Porta chiedono di aggiungere alla legge che “Le informazioni normative presenti sul portale devono, comunque, essere visibili al pubblico generale”. (aise)