sabato, Aprile 27, 2024
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Vittime del Dovere: serve maggiore attenzione

Sono Vittime del dovere coloro che, in occasione di missioni, e nelle attività già spiegate nell’art. 1, co. 563, L. 266/06, hanno subito infermità ed anche la morte.
Poi, c’è la platea degli equiparati alle vittime del dovere: si tratta di coloro che hanno subito infermità in particolari condizioni ambientali ed operative eccedenti l’ordinarietà, ai sensi dell’art. 1, co. 564, L. 266/2005, e art. 1 del d.p.r. 243/2006.
Si tratta di condizioni specifiche, come, per esempio, l’esposizione ad amianto, che comporta danni alla salute. Tra le malattie asbesto correlate, la più devastante, è il mesotelioma (https://onanotiziarioamianto.it/mesotelioma/), un cancro delle sierose, quasi sempre e, purtroppo, mortale.
Così come sono mortali le stesse infiammazioni provocate dalle fibre, tra cui l’asbestosi. Non solo, ma poi ci sono tutta una serie di altri tumori amianto, che possono essere provocati anche da altri cancerogeni, come il tumore del polmone, della laringe, delle ovaie, piuttosto che della faringe, dello stomaco e del colon retto.
Gli altri cancerogeni potenziano gli effetti dell’amianto, ed anzi, agiscono in sinergia, ed è la condizione che si è verificata nelle Forze Armate in danno del personale civile e militare.
Infatti, le radiazioni, le nanoparticelle, che sono il risultato dell’utilizzo dei proiettili all’uranio impoverito, piuttosto che il gas radon, sono dei micidiali moltiplicatori del rischio di tumore del polmone. Ne sa qualcosa l’ex sottoufficiale della Marina Militare Italiana, ora in congedo, Gaetano D’Onofrio, e anche quando questi cancerogeni non provocano il cancro, causano l’MCS, come dimostrato dal Colonnello Carlo Calcagni. Su questo caso, vi è stato anche il parere del Prof. Giancarlo Ugazio che, con l’Avv. Ezio Bonanni ha scritto un libro: “Patologie ambientali e lavorative. MCS – Amianto & giustizia”.
Tant’è che ci sono stati diversi interventi legislativi per adeguare la normativa. Per cui, oltre al riconoscimento della causa di servizio (https://onanotiziarioamianto.it/assistenza-gratuita-vittime-amianto/assistenza-legale-ona/causa-servizio-riconoscimento-indennizzo-tutela-legale/), vi è stato tutto un fiorire della normativa per il riconoscimento dello status di vittima del dovere (https://onanotiziarioamianto.it/vittime-del-dovere-tutela-legale/).
Certo, la chiave di volta di tutela della salute è la prevenzione primaria. Tuttavia, molte esposizioni si sono già verificate, ed hanno colpito anche gli stessi militari di leva, ed è per questo motivo che l’Avv. Ezio Bonanni e l’ONA hanno istituito il servizio di assistenza legale gratuita (https://onanotiziarioamianto.it/consulenza-legale-gratuita-ona-risponde/).
In realtà, specialmente con riferimento ai militari, compresi quelli di leva, l’applicazione della disciplina ha mostrato particolari criticità, dovute ad un comportamento ostativo del Ministero della Difesa. In qualità di legale e di Presidente dell’ONA-Osservatorio Nazionale Amianto ho, più volte, denunciato i ritardi e le lentezze della burocrazia, e l’illegittimità di alcuni dinieghi. In più, ho sollecitato la necessità di una maggiore efficacia degli strumenti di prevenzione primaria.
In più, si tende a sottacere il rischio cancerogeno cui sono stati esposti tutti i nostri militari, da quelli della Marina Militare Italiana, a quelli dell’Esercito, a quelli dell’Aviazione e, ancora, in altri settori.
Tant’è che il Legislatore Italiano ha sentito la necessità di intervenire per conferire il diritto alle prestazioni previdenziali di equiparati a vittime del dovere e risarcimento danni alle vittime di malattie asbesto correlate per esposizione ad amianto nelle unità navali della Marina Militare Italiana, e, in caso di decesso con liquidazione ai loro familiari, di quanto maturato dal defunto e, soprattutto, anche dei danni diretti dei superstiti.
Ciò è stato sancito espressamente dall’art. 20, L. 183/2010, che ha sancito per queste vittime, la loro equiparazione alle vittime del dovere.
Questo principio è stato, tuttavia, esteso a tutti coloro che hanno subito danni per esposizione ad amianto ed altri cancerogeni, tra i dipendenti civili e militari di tutte le Forze Armate e del Comparto Sicurezza.
Nelle Forze Armate è in atto un’epidemia di malattie asbesto correlate: 830 casi di mesotelioma, di cui 570 solo in Marina Militare, e questo cancro, è solo la punta dell’iceberg, perché ci sono altre malattie asbesto correlate.
Ma non solo, anche altre malattie, e decessi per l’utilizzo di proiettili all’uranio impoverito e pratiche vaccinali errate. Tutte le denunce dell’ONA risultano essere state confermate dalla Relazione finale della Commissione Parlamentare d’Inchiesta della Camera dei Deputati del 07.02.2018: http://documenti.camera.it/_dati/leg17/lavori/documentiparlamentari/IndiceETesti/022bis/023/INTERO.pdf.
Per questi motivi, il quinto episodio di ONA TV è stato interamente dedicato al tema delle vittime del dovere e della loro tutela https://youtu.be/bru_cawdRVU

di Ezio Bonanni
Presidente Osservatorio Nazionale Amianto

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