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Gli ingranaggi per ripartire: Credito e Finanza per le PMI

Il Convegno del 18 giugno 2015 organizzato da Sistema Industria presso Fuori Expo Confapi su “Gli ingranaggi per ripartire: Credito e Finanza per le PMI” ha visto come relatori: Miro Fiordi, Vicepresidente Abi – Associazione bancaria italiana. Massimo Garavaglia, Assessore all’Economia – Regione Lombardia – Marco Nardi – Presidente Sistema Industria – Fabrizio Pezzani – dell’Università Bocconi. I relatori unanimemente hanno sottolineato le difficoltà di accesso al credito per le PMI che frenano la ripresa economica e sono uno dei maggiori ostacoli alla crescita delle imprese.
“Proprio mentre la struttura dell’Unione europea appare scricchiolante sotto le minacce di Grexit, ci sono molti e diversi motivi per cui l’Italia deve rimanere agganciata alle prospettive di un continente unito: ne va della sostenibilità delle sue prospettive di ripresa”. Lo ha spiegato Carlo Capria, della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per lo Sviluppo delle Economie Territoriali.
“È necessario attivare un sistema che dia nuova linfa per ripartire, servono misure nuove, adatte a sostenere le piccole e medie imprese. Devono poter accedere e usare gli strumenti e la liquidità immessa per garantire la ripresa del sistema produttivo e continuare a sostenere l’occupazione. A tal proposito ‘Strategia Europa 2020’, definisce gli obiettivi politici dell’UE fino al 2020, facendo perno su tre priorità: una ‘crescita intelligente’ mirata allo sviluppo di un’economia basata sulla conoscenza e l’innovazione, una ‘crescita sostenibile’ per promuovere un utilizzo efficiente delle risorse e una ‘crescita inclusiva’ finalizzata alla tutela della coesione sociale e territoriale. Per questi obiettivi i fondi a disposizione sono di 185,7 miliardi per il finanziamento di programmi tematici diretti. Gli interventi specifici per le PMI, oltre alle risorse stanziate per i Fondi Strutturali, vedono il COSME (programma per la competitività delle PMI) con una dotazione di
2,5 miliardi di euro per dare continuità alle azioni previste nell’attuale programma per l’imprenditorialità e l’innovazione CIP-EIP, e il programma Horizon 2020, con particolari canali di accesso privilegiato per le PMI. Horizon 2020, con un budget complessivo di circa 76 miliardi di euro, razionalizza fra l’altro il quadro dei finanziamenti UE per la ricerca e l’innovazione. In questo quadro, ha proseguito Capria, la BEI (Banca Europea degli Investimenti) sembra progressivamente destinata ad avere un ruolo più attivo grazie alla ricapitalizzazione di 10 miliardi (che potrà attivare un effetto leva di oltre 180 miliardi) ed alla inclusione in programmi settoriali di finanziamento europeo quali Green Cars Initiative. In testa alla lista di priorità per il 2015 in seno all’azione di Governo si pone il tema del fisco e la riduzione del carico fiscale sulle imprese nel nostro Paese: la nostra competitività in Europa è minata dal carico fiscale eccessivo e dall’evasione. Dal mondo imprenditoriale arriva anche, sempre più pressante, la richiesta di politiche significative di defiscalizzazione sugli investimenti. Senza dubbio il sistema italiano basato sulle piccole e medie imprese deve affrontare ostacoli crescenti in un mondo sempre più globalizzato dove vecchi retaggi di sistema che vengono dal passato, non contribuiscono certo ad aiutare il loro sviluppo e il loro successo: tuttavia riteniamo che il percorso iniziato dal governo vada nella direzione giusta.
È essenziale mantenere questa rotta, se possibile accelerando il processo in atto”.

 
Getting Geared Up for a fresh start: Credit and Finance for SMEs
The Conference of 18th June, 2015 was organised by Sistema Industria at Confapi’s (Italian Confederation of Private Small and Medium Enterprises) Fuori Expo on “Getting geared up to start afresh: Credit and finance for SMEs,” the speakers being: Miro Fiordi, Vice-President of ABI – The Italian Banking Association; Massimo Garavaglia, Minister of the Economy for the Lombardy region; Marco Nardi, Chairman of Sistema Industria, and Fabrizio Pezzani, from Bocconi University in Milan. The speakers unanimously emphasised the difficulties experienced by SMEs in accessing credit, which is holding back the economic recovery and represents one of the major obstacles to the growth of companies.
“Just when the structure of the European Union appears to be cracking under the threat of ‘Grexit’, there are many and varied reasons why Italy must remain engaged with the objective of a united continent: out of this will come the sustainability of its prospects for recovery”, explained Carlo Capria, Chairman of the Italian Council of Ministers, from the Department for the Development of Regional Economies.
“We have to activate a system which will inject new lifeblood into start-ups and the implementation of new measures, adapted to sustain small and medium enterprises. They must be able to access and use the instruments and liquidity coming in, in order to guarantee the recovery of the production system and continue to sustain jobs. In this respect, ‘Strategia Europa 2020,’ defines the political objectives of the EU up to 2020, pivoting on three priorities: ‘intelligent growth,’ aimed at developing an economy based on knowledge and innovation, ‘sustainable growth’ to promote the efficient use of resources, and ‘inclusive growth,’ established under the auspices of social and regional cohesion. For these objectives, there is 185.7 billion in funds to finance directly thematic programmes. The interventions specified for SMEs, other than resources allocated for Structural Funds, include COSME (a programme for making SMEs more competitive), with a donation of
2.5 billion euros to ensure continuity for the measures envisaged in the current entrepreneurship and innovation programme, CIP-EIP, and the Horizon 2020 programme, with specific privileged channels of access for SMEs. Horizon 2020, with a total budget of around 76 billion euros, rationalises, amongst other things, the context of EU financing for research and innovation. In this context”, continued Capria, “the European Investment Bank seems destined to gradually play a more active role, thanks to the recapitalisation of 10 billion (which will be able to leverage over 180 billion) and inclusion in sectorial European financing programmes, such as the Green Cars Initiative. At the top of the agenda for 2015, in compliance with government action is the theme of tax and the reduction of the tax burden on companies in our country: our competitiveness in Europe is threatened by an excessive tax burden and tax evasion. From the world of entrepreneurship there are also increasingly urgent requests for significant tax exemption policies for investments. Without a doubt, the Italian system, based on small and medium companies, must face growing obstacles in an increasingly globalised world, where old systems left over from the past certainly do not contribute to the promotion of development or success. However, we maintain that the path struck by the government is heading in the right direction. It is essential to maintain this course of action, if possible, accelerating the process already underway”.

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