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Il rilancio 2016 della Regione Liguria

Tante le iniziative finalizzate all’internazionalizzazione delle imprese liguri, nel Piano Attuativo 2016. Agroalimentare, florovivaismo, artigianato e high tech, economia del mare e missioni internazionali
Il Piano attuativo 2016 della Regione Liguria, intende  promuovere i settori dell’agroalimentare, del florovivaismo, dell’artigianato, dell’alta tecnologia, dell’economia del mare e, infine, quello delle missioni internazionali.  E non solo,  per promuovere le imprese liguri, si è previsto di organizzare persino delle visite all’interno delle aziende liguri per far conoscere agli operatori esteri la filiera della produzione. In questo ampio programma le dichiarazioni di seguito riportate dell’Assessore allo Sviluppo Economico Edoardo Rixi, confermano le strategie vincenti che la Regione ha messo in atto per rilanciare tutti i comparti produttivi del “Sistema Liguria”.
“Vogliamo valorizzare le produzioni liguri di eccellenza che puntano sull’innovazione e sulla promozione della qualità del nostro territorio” – ha dichiarato l’Assessore Rixi – “ e dobbiamo farlo per rilanciare l’intero sistema economico e produttivo ligure, ampliando le quote di mercato delle nostre imprese. Per questo abbiamo già avviato molti contatti con i rappresentanti istituzionali di vari Paesi esteri per creare vere occasioni di incontro per le nostre imprese. Si punta a saldare anche il rapporto con la Federazione Russa, sulle cui potenzialità di mercato si ha molta fiducia in virtù del forte interesse che la federazione nutre verso la Liguria e i prodotti che vi si producono e la recente missione in Russia lo ha confermato.
Il nuovo “piano di internazionalizzazione”, affidato a “Liguria International” per quanto riguarda l’ambito organizzativo, si propone anche di promuovere l’economia del mare, che rappresenta quasi il 9% dell’economia regionale, dando lavoro a circa il 13% dei liguri. La Liguria è infatti la prima regione per incidenza sull’export dell’attività legata ai porti, ma ci sono ancora margini di miglioramento, che ci obbligano a sfruttare al meglio le potenzialità delle professioni legate al mare promuovendo azioni di sviluppo dei collegamenti internazionali ed eliminando rigidità e inefficienze.

 
Relaunching the Liguria region in 2016
The 2016 Implementation Plan is packed with initiatives designed to support internationalisation in Ligurian businesses, in sectors including agri-food, nursery-gardening, crafts and high tech, the marine economy and international missions
The 2016 Implementation Plan drawn up by the Ligurian regional government aims to support the agri-food, nursery-gardening, crafts and high tech sectors along with the marine economy and international missions. As part of the drive to promote Ligurian businesses, international operators will even be offered the chance to visit Ligurian firms and see the production chain first hand.
Economic Development Councillor Edoardo Rixi’s comments, reported below, confirm the winning strategies included in the wide-ranging plan by the regional government to relaunch all the industries in the “Ligurian System”.
Councillor Rixi explained that: “We want to promote leading Ligurian firms that focus on innovation and promoting the quality of our territory, and we need to do this in order to relaunch the entire Ligurian economic and industrial system, expanding our firms’ market share. To this end, we have already made contact with a range of institutional representatives from various countries in order to set up opportunities for meeting our firms. We also intend to strengthen our relationship with the Russian Federation, which we see as a high potential market thanks to the federation’s interest in Liguria and Ligurian products, as confirmed by our recent mission in Russia.”
The new “internationalisation plan”, organised by “Liguria International”, will also be promoting the marine economy, which represents nearly 9% of the regional economy and around 13% of Ligurian jobs. In fact, Liguria is the region with the highest level of port activities affecting exports, although there is still room for improvement, meaning that we must make the best possible use of the potential offered by professions linked to the sea, promoting development of international links and eliminating rigidity and inefficiencies.

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